martedì 5 aprile 2016

Love yourself

Ho imparato, nell’ ultimo anno, che è fondamentale apprezzarsi, nonostante sia difficile. È difficile amarsi dal nulla. Cosa si deve amare se non ci si conosce? Se non si riflette su se stessi.

Molti anni fa, quando avevo sedici anni, mi piacevo abbastanza. Avevo una sicurezza, non troppo prorompente, ma sufficiente per farmi stare bene con me stessa e per essere notata da qualcuno in mezzo alla massa. Era una sicurezza che mi spingeva a prendermi cura di me stessa.
In questi mesi mi sono chiesta che cosa ci fosse di diverso nella mia vita dieci anni fa, che cosa facevo di diverso. L’ambiente non è mai cambiato, i miei familiari sono quelli e i problemi con loro sono sempre gli stessi…quindi cosa variava?

A sedici anni una ragazza mi disse che ero grassa (nonostante non lo fossi), la mia reazione fu mettere la tuta, camminare, bere di più, fare dello pseudo yoga e cercare di meditare. Ovviamente senza preparazione o informazioni non era una cosa semplice, stavo a gambe incrociate a dire Om, e mi dilettavo i posizioni come quella del Cobra. Però…cercavo di prendermi cura di me.

L’anno scorso, dopo anni di torpore, ho sentito l’esigenza di riprendere in mano me stessa di dire a me stessa “comando io il mio corpo, gestisco io la mia vita”.
Momento di alti e bassi ne ho avuti, alcuni perché questa frase mi portava a proiettare un senso di controllo verso tutto, volevo controllare tutto ma non è umanamente possibile.  Questa voglia di controllo mi ha spinta a controllare la mia alimentazione prestandoci più attenzione e soprattutto ho cominciato a pensare al cibo come combustibile e non come divertimento. In parte significa anche controllare “le voglie” improvvise, perché se ho voglia di cioccolata va bene, ma non è fame, non devo mangiarne una quantità enorme perché io sento fame…per la fame si mangia altro. Ho cominciato a implementare nella mia alimentazione la frutta, alimento che io consideravo inutile.

Ho perso 9 kg, non male devo ammetterlo per essere solo dieta. Ora mi sono fermata e ho cominciato ad attuare un’alimentazione sana per mantenere il mio peso senza aggiungerne altro, funziona e riesco a togliermi anche qualche sfizio. Ormai però mi sono resa conto che per raggiungere il mio peso forma non basta la dieta. Perdere altri 9 kg non sarà facile. Quindi ho cominciato a ritagliarmi del tempo per me. Ogni giorno mezz’ora di yoga, i giorni pari esercizi di ginnastica, dopo faccio colazione e proseguo con la mia giornata. Ogni tanto mi prendo del tempo per stare da sola e concentrarmi sul respiro e questa piccola abitudine, mi sono resa conto, che è importantissima. Ieri sono tornata da lavoro, ho dovuto pensare al cane e poi le prove di teatro. Tutto il tempo circondata da persone che parlavano…mi sentivo strana, stanca di ascoltare le persone. Sarà che lavoro in un call center quindi sono lì a sentire e parlare tutto il tempo.


Beh sto riscoprendo che la cura di se stessi non consiste in vestiti nuovi o creme per il viso, significa dedicarsi del tempo. Stare lì a riflettere su se stessi, fare qualcosa che ci faccia stare meglio con noi stessi, che non significa ne spendere soldi né fare chissà che attività….semplicemente significa prendere del tempo per se stessi, per conoscersi ed imparare ad amarsi.

Come ci si può amare se si conosce soltanto la superficie di noi stessi. Ho iniziato da poco a prendermi del tempo per me stessa, ma è un’abitudine che non voglio perdere.

Amarsi è importantissimo, Prendersi cura di se è un passo quasi indispensabile per far si che ciò avvenga. Non sto dicendo amarmi, ma ci sto lavorando su e ci sono momenti difficili che minano continuamente la mia autostima. 

Ora vedo tutto come un piccolo passo per me stessa, ogni difficoltà affrontata mi renderà più forte, ogni volta che mi metto in gioco sarà una sfida con la vita e uscirne sconfitta servirà ad imparare e a capire cosa posso o non posso fare.