Ho imparato, nell’ ultimo anno, che è fondamentale
apprezzarsi, nonostante sia difficile. È difficile amarsi dal nulla. Cosa si
deve amare se non ci si conosce? Se non si riflette su se stessi.
Molti anni fa, quando avevo sedici anni, mi piacevo abbastanza.
Avevo una sicurezza, non troppo prorompente, ma sufficiente per farmi stare
bene con me stessa e per essere notata da qualcuno in mezzo alla massa. Era una
sicurezza che mi spingeva a prendermi cura di me stessa.
In questi mesi mi sono chiesta che cosa ci fosse di diverso
nella mia vita dieci anni fa, che cosa facevo di diverso. L’ambiente non è mai
cambiato, i miei familiari sono quelli e i problemi con loro sono sempre gli
stessi…quindi cosa variava?
A sedici anni una ragazza mi disse che ero grassa
(nonostante non lo fossi), la mia reazione fu mettere la tuta, camminare, bere
di più, fare dello pseudo yoga e cercare di meditare. Ovviamente senza
preparazione o informazioni non era una cosa semplice, stavo a gambe incrociate
a dire Om, e mi dilettavo i posizioni come quella del Cobra. Però…cercavo di
prendermi cura di me.
L’anno scorso, dopo anni di torpore, ho sentito l’esigenza
di riprendere in mano me stessa di dire a me stessa “comando io il mio corpo,
gestisco io la mia vita”.
Momento di alti e bassi ne ho avuti, alcuni perché questa
frase mi portava a proiettare un senso di controllo verso tutto, volevo
controllare tutto ma non è umanamente possibile. Questa voglia di controllo mi ha spinta a controllare
la mia alimentazione prestandoci più attenzione e soprattutto ho cominciato a
pensare al cibo come combustibile e non come divertimento. In parte significa
anche controllare “le voglie” improvvise, perché se ho voglia di cioccolata va
bene, ma non è fame, non devo mangiarne una quantità enorme perché io sento
fame…per la fame si mangia altro. Ho cominciato a implementare nella mia
alimentazione la frutta, alimento che io consideravo inutile.
Ho perso 9 kg, non male devo ammetterlo per essere solo
dieta. Ora mi sono fermata e ho cominciato ad attuare un’alimentazione sana per
mantenere il mio peso senza aggiungerne altro, funziona e riesco a togliermi
anche qualche sfizio. Ormai però mi sono resa conto che per raggiungere il mio
peso forma non basta la dieta. Perdere altri 9 kg non sarà facile. Quindi ho
cominciato a ritagliarmi del tempo per me. Ogni giorno mezz’ora di yoga, i
giorni pari esercizi di ginnastica, dopo faccio colazione e proseguo con la mia
giornata. Ogni tanto mi prendo del tempo per stare da sola e concentrarmi sul
respiro e questa piccola abitudine, mi sono resa conto, che è importantissima.
Ieri sono tornata da lavoro, ho dovuto pensare al cane e poi le prove di
teatro. Tutto il tempo circondata da persone che parlavano…mi sentivo strana,
stanca di ascoltare le persone. Sarà che lavoro in un call center quindi sono
lì a sentire e parlare tutto il tempo.
Beh sto riscoprendo che la cura di se stessi non consiste in
vestiti nuovi o creme per il viso, significa dedicarsi del tempo. Stare lì a
riflettere su se stessi, fare qualcosa che ci faccia stare meglio con noi
stessi, che non significa ne spendere soldi né fare chissà che attività….semplicemente
significa prendere del tempo per se stessi, per conoscersi ed imparare ad
amarsi.
Come ci si può amare se si conosce soltanto la superficie di
noi stessi. Ho iniziato da poco a prendermi del tempo per me stessa, ma è un’abitudine
che non voglio perdere.
Amarsi è importantissimo, Prendersi cura di se è un passo quasi indispensabile per far si che ciò avvenga. Non sto dicendo amarmi, ma ci sto lavorando su e ci sono momenti difficili che minano continuamente la mia autostima.
Ora vedo tutto come un piccolo passo per me stessa, ogni difficoltà affrontata mi renderà più forte, ogni volta che mi metto in gioco sarà una sfida con la vita e uscirne sconfitta servirà ad imparare e a capire cosa posso o non posso fare.
Nessun commento:
Posta un commento