giovedì 16 ottobre 2014

Lettera ad un amica



Cara amica mia….

Quante parole, quanti discorsi e quanti non detti. I non detti più grandi vengono da me, quella che diceva di volere sempre sincerità, i non detti più grandi non riguardano te, ma riguardano solo me.
Il dolore per ora è accecante, non si sente il calore, non si sente l’affetto…sento solo un enorme tristezza, sensi di colpa, l’inadeguatezza.

Ci sono state troppe discussioni e nello stesso periodo troppe assenze, non parlo di te, parlo di chi poteva e non ha fatto, parlo di chi si è allontanato ogni giorno…sempre di più. Sento un freddo dentro di me che non passa ho il cuore gelato e sto male, male da morire. Già…morire. Ci ho pensato più volte in questi giorni, ho pensato “forse sarebbe meglio per me, non riesco a stare dietro a questa vita” ma sai…mancano le palle per poter far qualcosa, per fare qualsiasi cosa.

Ho paura…mi sento così estranea a me stessa. E non faccio che soffocarmi. Sorridere, cercare di appianare tutto e le discussioni di tutti, cerco di non pensare a cosa provo perché è troppo impegnativo. Non voglio che mi piaccia nessuno. Non voglio attrazione, non voglio flirt, non voglio tornare ad essere debole a pensare costantemente chi non mi caga. E si, forse non mi è passata ma non voglio pensarci, forse mi piace ancora, forse mi attrae ancora ma io non voglio, non voglio rimettermi in gioco né con lui né con altri.

Sto così male amica mia, alle volte vorrei solo sprofondare e piangere, ma non voglio piangere perché mi sento un idiota. Non so cosa fare, non ho cosa dire, è tutto inutile superfluo ma mi sento morire ogni giorno di più. Forse ho bisogno di aiuto?? Il problema è che non riesco ad accettarlo, non riesco a dire….”Per favore aiutami, mi sento troppo sopraffatta da tutto questo”. No, non ce la faccio, non ci riesco.

Era tutto così facile una volta, tutto così semplice ma adesso sembra essere finito tutto, i sogni sembrano esplosi, le speranze sono perse e i tempi semplici sono stati cancellati dal tempo, ormai non c’è più facilità. O per lo meno c’è…ma quando stai così male non lo vedi. Quando ti senti a pezzi, quando la gente attorno a te non si accorge delle tue ferite stai peggio….stai solo peggio di prima. Continui a sanguinare in mezzo alla gente e nessuno di loro fa nulla. Forse dovrei dirlo io…ma quando ti guardano e ti dicono “ma io che c’entro? Cosa posso fare?” Cosa devi dire?

Piangevo e ho chiesto aiuto ma non hanno saputo darmelo e ho cercato di evadere di annullarmi, schermarmi, non pensare. Così ho pensato a pensare solo a chi mi piace, perché così non sento me…

E poi la dura verità..io ho un ideale di uomo. Ed è quello un po’ egocentrico, con passioni e hobby in cui mette l’anima, che spesso non è capace di capire o comprendere l’altro ma che a tratti ti fa sentire sulle stelle. Si il mio ideale è l’uomo egocentrico che si crede al centro del mondo, cosa ti aspetti da una con l’autostima sotto le scarpe. Lui si sente al centro del mondo e per me diventerebbe il centro del mio mondo. Gira e rigira…ho sempre fatto così e continuerò a farlo…per questo forse è meglio chiudere con gli uomini.


 Questo è il linck della mia pagina facebook, ultimamente ci scrivo molto di più rispetto al blog effettivo
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