Un attimo di ansia, solo un istante in cui persino il cuore
sembra fermarsi, un infinito e lunghissimo battito di ciglia in cui sembra
mancarle persino il respiro.
Le mani si poggiano sui tasti lisci e, rapido come
è giunta allo stomaco, la sensazione opprimente va via. Vibra il Fa e le corde
della mia anima vibrano insieme a quella semplice nota. Suona uno strumento che
allo stesso tempo la fa vivere, quelle vibrazioni la fanno sentire libera da
tutto e da tutti. Da ciò che accade, da ciò che prova.
Quanto manca? Ancora due
minuti. Due minuti di respiro, due minuti di sollievo e di pace, due minuti di
libertà che vola via come se non fosse mai arrivata…rapida.
Si alza e cerco i suoi occhi, inspira…espira, so che sei lì,
sa che qualcuno aspetta la fine della sua esibizione, sa che lui è lui, lo
sente e non sbaglia
Un profumo di rose invade la stanza, sta scendendo dal palco
quando sente quel profumo invaderle le narici. La fronte si contrae le labbra
si stringono in un espressione quasi di disgusto. Accigliata osserva lui, con
lei accanto. Immobile…il vuoto dentro di lei, il gelo.
È mio…solo mio
Sente questo quando vede la mano dell’altra poggiarsi sulla
spalla di lui, li fissa mente la forza della pantera dentro di lei sembra
squarciare la sua anima mentre loro ridono assieme. Respira profondamente.
Sai che non è così, sai che non è ciò che sembra…vai da lui,
è lì per te
Sorride, l’amore dentro di lei le da energia, le da forza
per attraversare la sala e camminare verso loro. Sorride ancora come una
maschera, una maschera che nasconde i suoi veri sentimenti.
Così vicini, vi odio, la odio. È mio…solo mio. Prendilo.
Ti ama, non hai nulla da dimostrare.
Lo vuole per se, tiralo a te non farlo scappare.
Sorridile, lei non è un pericolo.
Lei lo desidera, lo leggi nei suoi occhi.
Lei è tua amica, è qui per te.
E mentre la lotta tra i due demoni divampa, mentre lo
scontro diventa più acceso la sua anima si assottiglia. Come un arbusto secco
la sua anima si rannicchia, si introflette. Invisibile, dolorante.
Sorride davanti a loro e stringe la mano di lui, sorride
falsamente verso loro due. Lui la abbraccia, la stringe a se. Si allontano i
due e rimangono soli. La mano di lei stringe quella di lui, forte, molto forte.
Le unghie feriscono la mano di lui.
Lui -Ehi cosa c’è?
Diglielo, digli che deve smettere di darle confidenza, che
lui è tuo, lui non deve vedere altre.
Non dare peso, sai che sono amici, lei è la tua amica, non lo farebbe mai.
ERA tua amica…
Lo è…
Lei -Vedi ancora quella stronza e mi incazzo seriamente.
Lascia la mano di lui e si allontana.
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Dopo molto tempo riprendo a scrivere i brevi aneddoti che avevo cominciato a scrivere. Non è mai troppo tardi.
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Dopo molto tempo riprendo a scrivere i brevi aneddoti che avevo cominciato a scrivere. Non è mai troppo tardi.