venerdì 28 ottobre 2016

E la luna bussò

-E la luna bussò alle porte del buio
"Fammi entrare", lui rispose di no!
E la luna bussò dove c'era il silenzio
ma una voce sguaiata disse
"Non è più tempo"-

Ripensando a questo periodo mi torna in mente questa vecchia canzone. In parte mi ricorda ciò che è avvenuto. Il passato ha bussato alla mia finestra per poter rientrare all’interno della mia vita, ma ho risposto di no. Mesi fa non sarebbe stato un no, ed io lo so. Fino a qualche mese fa io ancora credevo in ciò che mi avrebbe potuto dire ma  le cose sono diverse.

Nel tempo ho maturato una coscienza tale, una certezza che mi ha portato a capire le cose che desidero da un rapporto. Voglio un rapporto concreto, con una persona che ci sia e che cerchi  di risolvere eventuali problemi insieme a me e che non fugga. Voglio un rapporto in cui essere l’unica, non voglio essere un rimpiazzo, non voglio sentirmi sbagliata. È brutto da dire ma quando una persona comincia a sentirsi sbagliata qualsiasi cosa non va più bene, dai rapporti d’amore a quelli d’amicizia.

I miei amici non sono vicini, non geograficamente, la solitudine si fa sentire e cedere sarebbe stato facile. Ma i messaggi non li fanno avvicinare, e un altro rapporto a distanza, l’ennesimo rapporto legato ad un telefono e videochiamate skype non sarebbe stato sufficiente per me. Senza contare che dopo qualche tempo mi sarei ritrovata a rinfacciare anche la più piccola cosa.

La domanda che mi sono posta è stata “vuoi davvero scegliere una cosa che sai con certezza ti porterà a soffrire?” Si perché la distanza fa soffrire, e avrei sofferto di nuovo con lui e io non voglio. Ho dei ricordi belli di lui e pochi brutti, non voglio ricordarmi altre cose negative, io voglio  ricordare ciò che di bello è stato.


E niente tutto qua. Alle volte scegliere non fa bene, ma fa meno male  di autoinfliggersi una sofferenza a lungo termine.