giovedì 13 giugno 2013

Nuova direzione

Finalmente ho capito cosa deve essere il cibo, ho sempre considerato questo nel modo sbagliato. Il cibo non è gioia, non deve riempirti e farti star bene. Il cibo non è accoglienza verso l’altro è solo un dovere, un riempimento del nostro organismo, nemmeno essenziale.
Essenziale è l’acqua ma non il cibo. Gli scienziati dicono che si può sopravvivere 8 giorni senza cibo…allora perché riempirci e farcirci come polli per il natale, ben 3 volte al giorno(e parlo di una dose minima)?

Ci piace riempirci le pance anche se non ne abbiamo bisogno, sentire i gusti il dolce. Mangiare cose non sane. Io sono la prima eh. Ma la mia riflessione è iniziata stamattina.

Ti nutri in modo regolare, mangi i pasti più gli spuntini e va bene, fai moto, corri, cammini o vai in piscina. Ma per cosa? I risultati arrivano??Io non credo. Perdi i liquidi facilmente, e come li perdi li recuperi in una notte senza aver mangiato nulla. Ora…il gioco vale la candela?
Beh io sinceramente non vorrei più vergognarmi del mio corpo, di come mi stanno i vestiti e le maglie. Vedo le donne più grasse di me ma, come dice mia sorella, “non guardare mai chi è peggio di te, ma chi è meglio”. 

E infatti in giro c’è tanto meglio, sono circondata dal meglio mentre io sono una ragazza grassa che non riesce nemmeno a galleggiare. Che a 23 anni va in piscina per IMPARARE a nuotare. Non è da forti andarci adesso., è da sfigati. E tutto per cosa? Per un capriccio. Il capriccio di voler nuotare. Ho fatto a meno del mare per anni, andavo li mi sdraiavo dopo un ora mi annoiavo e tornavo a casa. La mia vita ne ha risentito? No, cammino, respiro e tutto funziona.

Sono davanti a due scelte. La prima è mollare tutto e ingozzarmi come un maiale e la seconda è ridurre l’ingresso di cibo a livelli minimi compensando con l’introduzione di acqua che comunque riempie.

Per la prima…beh no. Cavolo io cammino per strada e la prima cosa che penso è “guarda il culone che ti ritrovi, e quella vetrina? Riesci a specchiarti così bene che la tua ciccia ballonzola su e giù, sembra tu abbia un salvagente alla vita”. Questo penso. Quindi addio pane e pasta, addio gelato e dolci. Da oggi il pane solo se necessario quando sono fuori casa, i dolci banditi. Carne, frutta e verdura…stop


Si preferisco la seconda scelta. D’altronde sono stata un giorno senza toccare cibo per una cavolo di penitenza e ora mi faccio scrupoli. Addio pizza e cose grasse io smetto. Smetto di concepire il cibo come un piacere per me e per gli altri, come esaltazione del gusto. Il cibo è carburante, non vale né più ne meno della benzina.

lunedì 3 giugno 2013

Tutto okay?

Tutto okay? tutto okay?
Questa è la domanda che più spesso mi fa mia madre, sto raggiungendo lo sfinimento. No, non è tutto okey. L'università procede lenta e non solo per causa mia, sto maledicendo l'anno in cui ho dato solo due esami e. l'anno perso a non fare un cazzo, vivo a chilometri di distanza dal ragazzo che amo, mi manca da impazzire e io dovrei stare bene?

Come faccio a stare bene se desidero stare li ma sono qui? Resto qui per l'università, perché mi manca poco e non voglio mollare ma sto male. Sto male fisicamente. La sera per dormire ripenso a quando stavo da lui, per addormentarmi la sera e poi la mattina mi sveglio, faccio la mia vita e poi lo sento per telefono. Chiudo il telefono e mi vengono in mente tutte quelle cose che vorrei dirgli ma ogni volta non riesco.
Io ho bisogno di contatto, di abbracciarlo, fargli una carezza e sentire il suo profumo.

Discutiamo per ora, lui sta male e io anche. Ci manchiamo e  ora la situazione non migliorerà. Finita la frequenza io avrò giornate intere da passare a casa senza distrazione e ci penserò di più, sempre di più e mi logorerò dentro perché so che è colpa mia.

Questa situazione è colpa mia, perché decido ogni volta di terminare l'università, perché mi sono avvicinata a lui sapendo la mia situazione, perché come un incosciente non immaginavo cosa avrebbe comportato tutto, non ci avevo pensato. Sono fautrice della mia sofferenza e della sua, questo mi crea dolore, colpa e rabbia verso me stessa.

Non so cosa fare, come comportarmi, credo che forse evitare di mandargli sms sia la soluzione migliore, lasciare a lui il tempo  lo spazio per chiamarmi o cercarmi. Io per lui ci sono sempre ma adesso forse ha solo che io non gli ricordi ogni 5 secondi che mi manca e che siamo lontani.

Mi sento male, ho un nodo allo stomaco che non va mai via, mai. E in tutto questo mia madre mi chiede "tutto okay?" secondo te? No, ovviamente no. La persona che amo è a chilometri e dovrò aspettare agosto prima di vederlo. Agosto!! non è dietro l'angolo. E io giungo e luglio sarò qui, cercare di imparare a nuotare e dare esami. e per cosa? Sono cose che farò io, da sola e lui non sarà con me. Se io imparerò a nuotare sarò da sola qui a gioire, se passo un esame idem.

Si, l'università è per la mia vita, per il mio futuro...certo! lo so! ne sono cosciente! Ma io sono spaccata in due e il mio cuore non è qui con me.