lunedì 19 agosto 2013

Il giorno della stronzetta

Secondo resoconto della mia vacanza.

Stamani, dopo la colazione mi sono rassettata e ho rassettato le mie cose. Che soddisfazione rendersi utile e sapere di esserlo stato anche senza un grazie. Mi sento soddisfatta di ciò che ho fatto. Dopo sono stata un pò al computer e ho preparato un pranzo frugale per il mio ragazzo, io non avevo fame quindi mi sono fatta un pò di tè verde. Non è sostanza ma d'altra parte non avevo fame. Credo che non ci debba forzare nelle cose, che se il nostro organismo ci dice basta noi dobbiamo decidere di seguirlo.

Dopo pranzo ci siamo visti un paio di puntate di un telefilm che a me sta piacendo molto e, dopo aver ricevuto un pacco che attendavamo, siamo andati a farci una lunga passeggiata e poi ci siamo fermati in un parco a chiacchierare sotto l'ombra di un albero, su una panchina. Stranamente il tempo sta iniziando a cambiare, si fa più scuro e quindi nel momento in cui ci siamo resi conto di questo abbiamo deciso di tornare a casa.

Sulla via di casa incontriamo il fratello del mio ragazzo. Abbiamo chiacchierato e poi lo abbiamo invitato a cena da noi. Menù della serata: Crepes con peperoni, pomodoro, gamberetti e piselli, 4 costine e una bella porzione di insalata di pomodoro con tonno e gamberetti.

A tutti è piaciuto ciò che ho cucinato, fortunatamente. Non mi piace che la gente resti scontenta di ciò che preparo, mi piace che gli altri percepiscano in ciò che preparo le attenzioni che ci ho messo nel farlo. Non dico che devono dirmi obbligatoriamente che tutto è squisito, ma nemmeno dirmi che fa tutto schifo o ignorare il tutto senza darmi nè un consiglio nè un apprezzamento.

Chiacchierare al parco con il mio ragazzo è stato uno dei momenti più belli, abbiamo parlato di lui, di me, delle nostre esperienze e dei nostri punti di vista, è stato emozionante e dopo mi sono sentita benissimo.

Adesso no però. Lui gioca, scherza e ride con me, scherzando mi dice "rimani con me" e so che una parte di lui lo desidera veramente, so che la parte meno razionale davvero vuole stare con me e condividere la quotidianità, ma mi asseconda nel mio voler capire, portare a termine e rimanere (al momento) giù a casa mia. Gli costa tanto, come a me, anzi forse di più.

Lui si ritrova ad intervallo di 2-3 mesi, una ragazza che gli piomba in casa e gli stravolge i ritmi. Le passeggiate, le uscite la sera, le faccende di casa fatte assieme, sono cose che poi svaniscono nell'arco di tempo di una settimana o un mese. Vado da lui, lo amo, ci parlo e ci costruisco qualcosa e puntualmente me ne vado...è come se lo abbandonassi, come se ogni volta scegliessi la mia famiglia di origine a lui. Effettivamente esternamente è così ma io non lo faccio con la leggerezza e la spensieratezza di tornare a casa. Sono giù e soffro per non avere lui, sono su e sono felice ma non posso fare a meno di pensare ai miei e al fatto che mi mancano un pò.

Sono divisa in due, conciliare due sentimenti diversi per cose diverse è difficile quando ci sono in mezzo migliaia di chilometri.

Quella che per me è stata una giornata fantastica in realtà è sono un segno della stronza. Lo inganno, lo illudo di una presenza che ha adesso ma che tra una settimana smetterà di avere. Cosa cambia una settimana o un mese? Tanto me ne andrò e lo lascerò qui, condanno me e lui alla mancanza l'uno dell'altro e questo non è essere stronzi?

Ho sempre pensato che essere stronzi con se stessi non fa grande differenza, tanto a soffrire ci sono io, che differenza vuoi che faccia. Almeno soffro per mia volontà. Adesso è diverso...totalmente diverso.
La mia stronzaggine interferisce con la sua vita, sono stronza con me ma anche con lui, con i miei che mi vedono partire e tornare e mi illudo che sia tutto normale che faccio la cosa migliore che io possa mai fare, ma è così?

Non sarebbe meglio vivere con lui? Non sarebbe meglio decidere adesso? Decidere adesso se stare qui o no, decidere infischiandosene delle conseguenze e dei sensi di colpa. Decidere se rimanere qui per sempre o tornare per sempre giù.

Sono una stronza egoista, voglio tutto e tutti. Ho paura, sono insicura. Ho paura che finisca, ho paura di rimanere senza nulla nel caso finisca. Ho paura di non essere in grado di sostenere il peso di una convivenza. So anche che avrò sempre paura finchè non la affronterò e la sto affrontando. Un mese con lui. Un mese che è andato bene, meglio delle altre vacanze. Se è andato bene allora perchè non riesco a decidere di restare con lui per sempre?

Sbaglio ad ascoltare gli altri, loro mi danno consigli sulla base delle loro esperienze ma io non sono loro.

Mi sento una stronza, mi sento in colpa per abbandonarlo ogni volta, ogni volta la stessa cosa.

Avevamo deciso assieme che non sarei salita a capodanno e sarei salita per il suo compleanno rimanendo fino alla pasqua, poi mi ha ricordato che a capodanno saranno tutti assieme e lui sarà l'unico senza la propria ragazza, solo. Mi sono sentita una merda, ho sentito di abbandonarlo, anche se è stata una cosa che ha proposto lui, mi sono sentita una traditrice meschina, una stronza che gioca con i sentimenti. Il problema è che io non voglio essere così, nei miei gesti non c'è quell'intenzione.

Quanto vorrei fermare nella mia mente questa giornata e riviverla eternamente. Bloccare il tempo e perdere la percezione dei problemi.

Come se io stessi una favola ecco che sento vibrare (in questo momento) il mio cellulare, rispondo ed è mia madre. 6 chiamate perse, lei mi risponde allarmata dicendomi che vuole un altro recapito su cui cercarmi perchè si è preoccupata quando non le ho risposto. Rabbia, senso di colpa, preoccupazione per lei...

Perchè è tutto così difficile e complesso?? Perchè non esiste una cosa facile nella vita??

lunedì 12 agosto 2013

Riassunto giornaliero n1

Arrivata giorno 1...eccomi...
Oggi è il 12 , anzi il 13 in verità. Già una settimana, quasi due e il tempo sembra essere volato. Certo prima Gardaland, poi gli amici a casa per una settimana, le ubriacature e il divertimento, ma tutto sembra troppo veloce.

Tre mesi fa quei 17 giorni mi sono sembrati più lenti rispetto a questa volta e non capisco il perchè. Tutto passa troppo in fretta e non segue il mio volere, poi devo pure dormire. Vorrei non dormire per non perdere nemmeno un minuto.

Potrebbe essere il divertimento, il tempo passa più in fretta se ci si diverte. Ma qui non è solo questo. Si, ci siamo divertiti eh ma adesso stiamo facendo la vita normale di coppia, facciamo la spesa, cuciniamo, ci facciamo le coccole eppure sembra che una giornata non passi mai. 17 giorni e io dovrò partire per tornare a casa.

Io non odio la mia famiglia, ma amo il mio ragazzo e mi sento così male al pensiero di doverlo lasciare per tornare giù. So anche che ci rivedremo, ne sono cosciente ma è come se non mi bastasse. Non riesco a pensare a quando lo rivedrò ma al tempo che passeremo lontani, tempo in cui io e lui non potremo condividere emozioni assieme, sarà il racconto di una giornata ma niente di più. Nonostante questo mi aiuti a sentirlo più vicino non è di certo come averlo accanto. Se ho nostalgia può dirmi "vorrei abbracciarti" oppure "se fossi qui ti abbraccerei" ma non basta questo. Fisicamente non c'è, come io non ci sono per lui e oltre le parole ci sono i gesti che contano, anche solo una carezza.

Abbiamo deciso insieme una data massima affinchè io salga su, io spero di riuscirci prima.Febbraio 2015...mi sembra giusto anche se io spero di farlo prima eh.
Un pò mi manca casa giù, ma perchè non posso condividere queste cose anche con loro...

In ogni modo...ieri sera mega grigliata con una coppia che conosciamo, birra e carne a iosa e ubriacatura alle 21.30 di sera *_* incredibile.

Poi ho ricordi frammentari, cioè ricordo ma non in modo dettagliato...maledetto alcol. Però è stato divertente, mi sono divertita come non mai.
Domani forse andiamo a camminare lungo il sentiero verde e poi mangiamo lassù in cima. Non ne vedo l'ora.

Sono felice!