È passato un anno ormai. Un anno…e cosa è successo? Niente.
Un anno di calma, un ano di silenzi, di rabbia e di morte.
Questo credo sia il riassunto più significativo. Ma che ne
sa della gente di quello che ho passato? Che ne sa la gente di tutto ciò che ho
sopportato per arrivare a stoppare la mia vita? Conoscevi me in quel momento,
la mia felicità e la sofferenza ci si nascondeva benissimo…la felicità mi
faceva ingoiare ogni amaro dato dai gesti e dalle parole. Ma che ne sai?? Che
ne sanno gli altri di quello che sentivo dentro di me quando volavano insulti?
Quando la mia unica difesa era stare in silenzio e pensare “Passerà, anche
stavolta passerà”. Sapete…poi ha cominciato a non passare. Se osavo scherzare
su una cosa detta da lui diventava un attacco, se lui mi prendeva in giro e mi
offendevo era una provocazione, se rispondevo era provocazione, se stavo zitta
lo ignoravo…io sbagliavo in qualsiasi modo possibile.
Tutti gli altri cosa possono capire di quanto ti bruciava?
Dormire da sola, essere lasciata da sola nonostante quello doveva essere un
momento per me e lui…e mi ripetevo “no non devo essere appiccicosa” mi imponevo
di stargli lontana, mi imponevo di stare calma e schiacciare la voglia di stare
accanto.
Io lo amavo, era giusto volerlo accanto a me, era tutto per
me. I progetti e tutte le parole sfumate e non in un attimo, ma ad ogni
discussione…ad ogni litigio.
Sono morta, ho iniziato a morire tanto tempo fa, morivo ad
ogni costrizione “parlale ora! Fai come ti dico io perché io so cosa è bene per
te” ma forse non era così, io lo facevo ma con la morte nel cuore, costretta…e
ora il passato mi sembra così vicino, mi sembra a un passo da me e io vorrei
solo imparare ad andare avanti.
“Ti circondi di chi non ritieni un pericolo, ti chiudi a
chiunque potrebbe cambiare la tua realtà. Immobile”
Cosa ho dentro? Dentro ho tre parole E’ COLPA TUA, se tutto
si è rovinato, se io sono stata costretta a chiudere. È colpa tua se adesso non
riesco, si, io mi sto facendo bloccare, in parte ADESSO è colpa mia. Ma prima??
Tutto il dolore che mi hai fatto??
E la gente mi guarda io lo vedo. Pensano tutti “ma cos’ha?” “come
posso aiutarla?” “cosa potrei fare per lei?”
Nulla, la risposta è nulla perché io ho solo voglia di non
esistere. Sono un peso per me stessa e la gente è lì che si chiede che vuole
rendersi utile e io non gli do la mano, non lì aiuto e restano lì. Cazzo datemi
un burrone!
E sono incazzata perché sono stata io a permetterti di farmi
tuto ciò che mi hai fatto, sono io che ti permetto ANCORA di rovinarmi senza
che tu faccia nulla solo con il tuo cazzo di nome pronunciato da qualcuno, solo
con il tuo fottutissimo ricordo. Sono io il problema. Il cervello è intasato
dai tuoi “vedi che non sei buona?” si lo sto vedendo, grandissimo stronzo
bastardo. FOTTITI!
E dovrei scrivertelo
a caratteri cubitali FOTTITI STRONZO! Inviati il messaggio, chiudere il libro
della tua esistenza e poi andare avanti. Sei stata una parentesi che mi ha
lasciato una rabbia così profonda da avermi ridotta a incazzarmi con tutti, ma
sai che ti dico? È questa la tua vittoria, perché sei perfido dentro e ci godi
se io mi faccio terra bruciata attorno. Sei un illuso, dammi tempo, dammi il
tempo di leccarmi le ferite, dammi il tempo di riprendermi e di soffocare le
cose che mi hai lasciato addosso. Le insicurezze cazzo….quante me ne hai
lasciate??? Un bordello ma tu fai il santo. Il paladino…il paladino di sto
cazzo!!!
Sai solo schiacciare la gente, omologarla, non accetti, non
accetti nulla e nemmeno te stesso. Sei triste, vergognati di te perché l’unica
persona che ti amava DAVVERO l’hai fatta
scappare facendola star male per un anno dopo! E sai chi ci ha perso? Solo tu…sei
solo, una persona sola che non si saprà mai tenere nulla nella propria vita.
Gli amici di infanzia? Loro hanno così pena di te che ti accettano…non ti
vogliono bene, non ti credono, sanno che spari cazzate e non ti danno
importanza…è diverso