Una luce tiepida che ondeggia nella notte. Una candela dalle
tonalità del sole, calda splendente…un attrazione per me. Come una falena non
riesco a non girarti attorno, non riesco a non rimanere accecata dalla tua luce
e non avvicinarmi.
Ad ogni passo potrei essere bruciata dalla tua fiamma, ma la
forza di attrazione è forte. E tu resti lì immobile, non ti occorre fare nulla
affinchè io, come una falena, ti giri attorno e cerchi un contatto. Una parola,
la tua voce. Cazzo la tua voce. Mi fai sorridere ogni volta che la sento e mi
sento tirare su come sospesa in aria.
Una sensazione di SOSPENSIONE che forse
gli altri odiano ma io la amo. Sapere e non sapere, avere il dubbio. Cadere fa
male, sempre ma essere sospesi….cazzo che sensazione. Hai certezze e un attimo
dopo il dubbio sapere che una cosa la vuoi ma non la esprimi, sapere tutto…ma
non sapere nulla.
Rimani avvolto nel mistero. E cavolo non lo fossi mai stato,
fossi stato un libro aperto forse era meglio, comprensibile, con uno sguardo
tutto fatto e invece no. Mi ritrovo a pensare a rimuginare a scervellarmi. Non
so se sono i tuoi silenzi a farmi essere Falena o le tue parole….forse semplicemente
entrambi.
Ti odio cazzo, perché quella maledetta sera ho chiesto di
te? Perché ho visto quella maledetta foto? È stato un click, la curiosità. A
soffocare la curiosità si riesce facilmente sai? Il problema è dopo. Quando
parli e quello che dici dovrebbe allontanarmi e invece mi attira. La luce e la
falena. Ti sto girando attorno e non dovrei…so che non dovrei. È sbagliato, so
che lo è ma non riesco a fermarmi…non riesco.
Stai lì immobile mentre io ti giro attorno. Come una dannata
Falena.
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