lunedì 13 maggio 2013

Pippe mentali

Tornata nuovamente da una breve vacanza della durata di 17 giorni dal mio ragazzo. Oddio che giorni fantastici! Vivere con lui la quotidianità, anche se alle volte c'era qualche litigio, è stato bello. Non si trattava di litigi bruschi o chissà che. Semplicemente litigi giusti, che forse è anche fisiologico che ci siano in una coppia.
L'unica pecca è stato l'incidente dei miei, ero su e PATATRACK incidente. Scesa mi sono ritrovata a ritmi serrati, a dover supplire alle cose che loro non potevano fare, aiutare. Mi sentivo più stanca in casa ad aiutarli e facendo poco invece che all'università a camminare e seguire lezioni pallosissime.

Da un anno lotto per andare in piscina, lotto con me stessa e come al solito la soluzione più semplice è parlarne con gli altri per avere soluzioni. Mia madre non mi ha fatto problemi con i soldi e io mi sono creata i problemi per nulla. Ora devo solo telefonare, il più ormai è fatto.

"Se galleggio in piscina il più è fatto" mi ripeto questo. So che nuotare a mare è più semplice ma ho paura di fallire, di deludere le persone. Il mio ragazzo ripone fiducia in me e non voglio che lui pensi che io non volgo nulla se non riesco. Non lo farà lo so, ma ne ho paura. C'è sempre stato qualcuno di più bravo di me, qualcuno che rideva ai miei errori anche se lievi, lo ricordo e ho paura che ciò avvenga di nuovo.

L'istruttore è un professionista, non riderà di me, ma mentalmente cosa penserà? "guarda una siciliana di 23 anni che non sa nuotare" lo pensano tutti, la prima cosa che si chiedono è perchè.
Il perchè è semplice, i miei non sanno nuotare e a mare non mi hanno potuto insegnare, non ho mai imparato. Ma ogni volta vedere le facce stupite alla mia affermazione "non so nuotare" era una cosa snervante. per me era naturale ammettere di non saperlo fare, alla fine nn so nuotare, mica non so scrivere. nemmeno dicessi di essere analfabeta. Ma intanto guardano tutti sbigottiti.

Mi piace il mare, l'acqua, il sole e l'estate. Mi piace andare a mare e ci andrei se non mi vergognassi del mio corpo e se non sentissi di privarmi di tutto quel divertimento che contempla il nuotare. L'acqua fresca, bagnarsi e poi andare ad asciugarsi al sole, sentire la brezza lieve sulla pelle umida che accarezza e asciuga. Mi piace il profumo del sale che resta tra i capelli, la sensazione dopo la doccia di ritorno da una giornata di mare. Amo tutto ciò, ma non ho mai potuto nuotare veramente, stavo sul bagnasciuga, mi immergevo fino alle spalle ma nulla di più.

è un mio sogno, ne sento bisogno, sento il bisogno di imparare a nuotare di sentirmi libera nell'acqua e condividere finalmente con gli altri quel divertimento.

Ho provato il costume, avevo paura di vedermi come una balena in smoking, forse anche questo mi ha bloccato fin ora ad andare in piscina, il fatto di essere guardata da qualcuno e che mi vedesse nella mia cozzagine. Invece mi sono guardata con costume, cuffietta e occhialini, non sono brutta, sto bene. Non sono una modella ma non sono una balena. Mia madre mi ha detto che sto bene e così mio padre in un attimo ho sentito di non essere una merda come credevo di essere, di non essere la più cessa del mondo.

Forse cerco consensi, cerco approvazione su me stessa da altri. Compensare le mie insicurezze con i "che sei carina" degli altri. E appena mi si dice "potresti vestirti meglio" io registro "sei brutta, non fai abbastanza" anche se quella persona non lo intendeva. So che è sbagliato, ma è come se non fossi sazia, come se non avessi ricevuto abbastanza "brava" o abbastanza complimenti in genere. Davanti a me c'era sempre qualcuno da raggiungere, da emulare non sono mai stata l'esempio per nessuno, gli altri sono sempre stati esempi per me. Non so come affrontare la cosa, non so come cresce la stima in me, so solo che ho questo problema e non so come affrontarlo.

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