domenica 25 gennaio 2015

Il nulla



Perché chiudere una porta non basta mai? Perché la spranghi non centinai di assi ma il vento si insinuerà sempre? Perché non si sparisce semplicemente?

Io ADESSO posso dire, voglio dire che sto andando avanti, adesso io ce la sto facendo ma poi eccolo…il sottile vento gelido che riporta il brivido lungo la schiena che ti fa irrigidire, che ti fa pensare terrorizzata “no…non ancora, non un'altra volta”

Invece è lì una presenza costante, un fantasma, un incubo che ritorna. Sempre…costantemente.

Poi lei “cosa pensi?” e io “Nulla”

NULLA. Ho il cervello vuoto, ho la musica a palla e le lacrime mi salgono agli occhi, ma non è nulla io non sto pensando a nulla. Non penso a una parola penso che….è stancante questo gioco. Penso che dovrei cambiare indirizzo e-mail.

Vorrei solo uscire da questo maledetto gioco.




Sono del tutto sveglia
ero nel buio
Mi stavo innamorando profondamente
A cuore aperto
Sono del tutto sveglia
Come ho fatto a interpretare male le stelle?

Sono del tutto sveglia
E ora è chiaro per me
Che ogni cosa che vedi
Non è sempre come sembra
Sono del tutto sveglia
ho sognato per molto tempo

Vorrei aver saputo allora
Ciò che so adesso
Non mi sarei tuffata
Non mi sarei piegata
La gravità fa male
rendevi tutto così dolce
finchè mi sono svegliata
e ho sbattuto la testa contro il concreto

Cado dalle nuvole
Dall’alto mi schianto
Lascerò perdere per questa notte
sto cadendo dalle nuvole

Sono del tutto sveglia
Non ho perso ore di sonno
Ho raccolto ogni pezzo
E sono atterrata sui miei piedi
Sono del tutto sveglia
Non ho bisogno di nulla per completarmi

Sono del tutto sveglia
sono rinata
Fuori dalla tana del leone
Non devo fingere
Ed è troppo tardi
La storia è finita, è alla fine

Vorrei aver saputo allora
Ciò che so adesso
Non mi sarei tuffata
Non mi sarei piegata
La gravità fa male
rendevi tutto così dolce
finchè mi sono svegliata
e ho sbattuto la testa contro il concreto

Cado dalle nuvole
Dall’alto mi schianto
Lascerò perdere per questa notte
sto cadendo dalle nuvole

I tuoni rimbombano
I castelli crollano
Sto cercando di andare avanti
Dio sa quanto ci ho provato
Cercando di vedere il lato bello della questione
Ma ora non sono più cieca, perchè io sono...

Sono del tutto sveglia...

domenica 18 gennaio 2015

Mi piaci....ma non troppo

Forse è giunto il momento di compiere un passo, ma non ce la faccio. Eppure qual è la differenza??

Anni fa insistevo come una pazza per far scendere da me una persona ed ora invece non sto toccando l'argomento. Un anno fa mi sono detta "salgo io visto che non scende", adesso non ne ho la minima intenzione, conosco gli uomini e so che se gli dai una cosa loro chiederanno sempre di più.

Ho una sola certezza, mi manca il contatto, il contatto diverso da quello che posso avere con estranei o con un amica, quella vicinanza particolare. Si...mi manca. E la paura mi fa fuggire da tutto e da tutti, metto muri, mi nascondi, mi convinco da cosa di cose e di parole. Più la situazione è incerta e più io mi costruisco situazioni mentali che giustificano il mio immobilismo.

Una cosa semplice no?

A quanto pare no. "Mi piaci ma non troppo" è questa la verità.


Mi piace parlare, mi trovo bene, ma non so altro, so che potrebbe essere come no, so che da tanto non mi trovavo nella situazione in cui mi fa piacere sentire un ragazzo senza pensare "ok, adesso che cazzo vuole? Che gli serve?"

Ultimamente ero io a cercare e ricevere porte in faccia, oppure viceversa.

Forse non voglio affrontare la cosa, forse è presto per buttarmi a capofitto in una conoscenza più profonda perché significherebbe mentre troppo di me in una situazione incerta.

Paura, credo sia solo questo a fermarmi e la sto assecondando. Me ne sto rendendo conto, sono consapevole di questo.

Quando ci vuole? Chiedi e basta no?

No perché l'ultima volta mi stava prendendo un infarto.

Come si può dire "Mi piace come parliamo, mi piaci ma non tanto eh....mi piaci il giusto da non scappare se tu mi dicessi vengo a trovarti"?

Il problema è che non si può dire...rovinerebbe quel minimo di dialogo che abbiamo

mercoledì 7 gennaio 2015

Stanca

Io sono stanca...e non di te. Credo che di te non mi potrò mai stancare detto onestamente. Ma sono stanca dei tuoi atteggiamenti. Ultimamente ogni cosa la vedi fatta contro di te, nulla va bene, il mondo complotta. Da un periodo a questa parte sei tu ad avere sempre ragione, sono sempre agli altri sbagliare.

Al di là di tutto, dici sempre che la gente non fa mai un passo verso di te, non è vero. Io ti avevo avvisata ma te ne sei sbattuta. Sei stata incurante e quello che è accaduto è ANCHE per te, non solo certo, anche io ho le mie colpe, ma non tirartene indietro.

Sai cosa vero? Vedo una persona stanca dei soliti atteggiamenti, delle solite persone e delle solite situazioni che comunque decide sempre di rimanere con le solite persone e nelle medesime situazioni. Vedo anche che hai paura perché ieri sei stata chiara con "non ha deciso, ha lasciato la scelta a noi" come se io non ti fiancheggiassi mai, come se fossi sempre io quella che ha bisogno, sempre io quella che viene difesa mentre tu no....non vieni difesa da me.

Non è così...lo sai. Ti ho dato un modo per esserci, potevi dire "si ci tengo" e non l'hai fatto, ti avevo avvisata prima e hai tralasciato la cosa. Vuoi che io scelga, come se da questa scelta dipenda il "credo che tu sia migliore" tu non vedi ciò che fatto.

Così arrabbiata per ora da non vedere che io l'ho fatto perché così non ci ritroviamo nella stessa situazione della scorsa volta in cui si dice "vedi....si danno mal forte perché sono amiche" perché i favoritismi sono le cose che abbiamo sempre cercati di evitare, perché abbiamo sempre cercato di evitare che dicessero minchiate su di te o su di me.

Ma tu non lo vedi.

Non me la prendo. Ci sto male però, perché so che tutto questo avviene perché c'è qualcosa che non funziona, so che se ci vedessi tutto sarebbe più leggero con una chiacchierata ma non è così, non può esserlo adesso. Io me ne sono fatta una ragione ed è brutto dirlo, ma devi abituarti che non ci sarà mai il tipo di rapporto in cui usciamo la sera senza programma o che ci vediamo solo due ore per chiacchierare.

La distanza colpisce ancora. So che è tutto insopportabile ma la cosa non migliorerà se continui a tagliarmi fuori. Non ho nulla da fare, hai sollevato un muro che sollevi periodicamente quando litighi con Lui. Lo fai sempre, lo fai ancora. Sarà brutto da dire ma ormai sono rassegnata, so che sarà così,che continuerà ad essere così...

Mi dispiace perché io ho sempre pensato di poterti essere di appoggio e invece mi stai facendo capire che ogni cosa, dall'ascolto, alla condivisione è stato....un cerotto su una ferita di arma da fuoco...

Non ti è servito perché i dubbi che tu riveli su di me, il mio non aver scelto, l'averla presa così...probabilmente dipende dal fatto che senti che io non ho mai fatto la tua spalla, che non ti ho mai difesa.

Non sono lei....non ho mai chiesto a te di combattere le mie battaglie ti ho sempre detto di starne fori soprattutto da quelle più importanti, ho sempre combattuto accanto a te con LE MIE armi. Non sono le tue, forse sono inefficaci, forse sono inutili, ma ci provo. Provo a difenderti avvisandoti....io non so fare di più.


Se questo non ti basta però io non so se posso modificarmi, non so se riesco a diventare ciò di cui tu hai bisogno. Se non ti va come sono forse sono la persona sbagliata su cui poter fare affidamento.