mercoledì 31 luglio 2013

Delirio pre-viaggio(i tuoi occhi)

Dopo mille pensieri, mille ansie e mille dubbi eccomi qui al computer, nella mia stanza, con la valigia aperta sul letto e la mia borsa accanto con i generi di prima necessità. la valigia la chiuderò domani, ci infilo all'ultimo spazzolino, dentifricio e deodorante e poi via, partenza verso il pullman che mi porterà all'aeroporto.

Ho paura di perdere l'aereo, che mi perdano il bagaglio ma il bello di conoscere tanta gente è che ti dicono e ti consigliano cosa fare, ti danno i loro pareri. I loro consigli, anche se alle volte sono cretinate mi aiutano a capire e a tranquillizzarmi.

Domani io sarò puntuale, se ci sarà fila al metal detector allora chiederò alla gente di passare prima, se mi perderanno la valigia allora farò la denuncia e poi me la manderanno a casa del mio ragazzo. A tutto c'è una soluzione tranne alla morte. beh se muoio sul pullman credo che tutti gli altri problemi si annullino di conseguenza.

Stasera mi ha chiamata e mi ha detto "sei agitata vero? mi rispondi come la prima volta che ci siamo sentiti...a monosillabi".
Alle volte penso che sarebbe davvero bello potersi vedere con i suoi occhi, capire cosa vede lui quando mi guarda o cosa sente quando gli parlo. Le emozioni che prova mentre lo abbraccio. Sarebbe bello poter essere all'interno di lui per una volta e capire il mondo dal suo punto di vista.

Oddio non posso crederci! Finalmente lo potrò riabbracciare, lui sarà di nuovo con me e io con lui. So perfettamente che arrivata all'aeroporto non mi importerà più nulla se non lanciare quella valigia, prendere quel maledetto aereo e arrivare da lui. Si...solo questo.


martedì 30 luglio 2013

Stress!

Non capisco se l'ansia che ho dipende dallo stress accumulato o per il viaggio.
Sto partendo ancora una volta, mi piace ma da un lato vorrei poter vivere la storia in modo più normale rispetto agli altri.

Questo è un periodo di merda, non ho passato l'esame per la seconda volta e ci sto male, tanto male. Le loro parole anche se forse cercando di essere rassicuranti, mi fanno sentire una merda. Io so di aver studiato, so di sapere quelle cose ma perchè? perchè ogni volta devono prendere me, essere pignoli, dire "signorina ma...lei non è venuta a ripetere con noi" perchè devo fare la lecchina se non lo sono? perchè devo passare l'esame solo se vengo a strisciare da voi??

Mi fa star male, tutto questo mi fa star male. L'università mi fa stare male, le situazioni familiari mi fanno stare male. In questo momento sento di avere bisogno di un abbraccio ma non c'è nessuno a darmelo e mi sento così sola di fronte alle difficoltà e ai disagi.

Per i miei genitori beh, loro oscillano tra il "tutto va bene tranquilla" all'incazzarsi per cose minime. Io li capisco eh ma io sto male, non comprendo se loro ce l'abbiano con me o meno. Vorrei tanto essere abbracciata, ma un abbraccio pieno di affetto, un abbraccio materno e silenzioso. Mia madre è affettuosa, ma a modo suo, abbiamo modi diversi di esprimerci ma lei non sembra capire di ciò di cui ho bisogno.

Quando parliamo di me e dei miei problemi a me viene da piangere, non lo so, mi scatta sempre con tutti. Lei non lo sopporta, non lo capisce. Forse collega il pianto al dolore, ma il mio pianto e sfogo, non è dolore. Nel mio pianto è racchiusa la frustrazione e lo stress emotivo.

Non ce la faccio, mi sento così sola. Poi il fatto che devo partire si è aggiunto. So che il mio ragazzo mi ama, ma alle volte vorrei sentirlo per un "ti amo" e basta, per le coccole, senza dire nulla. Solo dolcezza, ma non è possibile averlo sempre e poi mi chiedo perchè questa ansia per salire?

Ho paura di rovinare qualcosa, che qualcosa vada male, che lui si annoi di me, che capisca che un mese è troppo per noi, ho paura che qualcosa possa rovinare tutta quella felicità. Questo è uno dei motivi per cui non l'ho fatto parlare mai con mia madre. Ho paura che farli parlare, condividere le due parti della mia vita, mi portasse all'infelicità. Se a lui non piacesse mia madre? Se la odiasse? Se si odiassero? Cosa potrei fare?
Ho paura, così paura che evito il problema anche se so che non porta a nulla. Io non so nemmeno se a lui farebbe piacere sentirla, alle volte credo che a lui non importi, alle volte invece sembra di si.

Io non capisco, sembra tutto così complicato eppure poi sono con lui, parlo con lui e tutto mi sembra di una facilità estrema. Oddio come vorrei sempre essere così calma e tranquilla!

venerdì 5 luglio 2013

Arriva Agosto!!

Si avvicina una nuova partenza. Di nuovo ansia, di nuovo agitazione. Per svariati motivi che periodicamente smonto da sola.
Eppure sul momento, passa quel pullman per andare all'aeroporto e penso ad agosto, penso all'ansia che pian piano in viaggio si tramuta in gioia, gioia nel vederlo, riabbracciarlo, averlo accanto, vedere la sua faccia e le sue espressione oltre la sua voce. La sua famiglia non è perfetta, hanno tanti difetti, lo so, ma quando sono lì mi sento accolta ed è una bellissima sensazione.

Ho paura che lui si faccia prendere troppo la mano, che lui spenda troppo per me. Io non voglio che lui spenda per me, so che è una cosa che deve decidere lui ma io mi sento a disagio perchè non posso ricambiare.

Ho ansia di arrivare lì e non essere una buona compagna, di essere soltanto una spesa in più. Praticamente lo sono, ma so anche che non è una cosa eccessiva. Io non gli chiedo di uscire ogni sera, anzi, le cose che piacerebbe fare a me sono le meno care di tutte.
Mi piacerebbe uscire a mezzanotte, andare con una coperta in riva al mare, scherzare e giocare finchè non si fa l'alba, camminare sul bagnasciuga insieme al tramonto e cercare le conchiglie. Organizzare una cenetta romantica solo me e lui con una passeggiata nell'isolato dopo. Andare a fare un giro, parcheggiare e vedere la città di sera. Sono cose sceme eh, ma a me sembrano così belle e romantiche.

Oggi in tv sembrava fatto apposta. 5 volte sullo stesso canale la pubblicità di una rivista alla fine elencava alcune notizie "mamma ho deciso, lascio gli studi" e poi "gli amori nati su internet durano di più" -_-''
Allora...qualcuno mi perseguita. Penso alla rinuncia agli studi per salire su da lui e tieni la pubblicità che ogni 10 minuti mi fa rivivere la cosa mettendomi ansia.

Si, ansia...ho paura che passi troppo tempo per l'università, non vorrei mollare tutto, ma da un lato mi manca così tanto che mi sento morire. Mi manca così tanto che alle volte mi manca l'aria e mi viene da piegare, sento di non offrirgli la storia che si merita. Aspettare, vedermi e poi di nuovo la partenza e le lacrime.

Ad ogni arrivo passo una settimana in uno stato quasi vegetativo abituandomi alla realtà familiare. Tutto mi fa innervosire, non averlo intorno mi fa innervosire, saperlo da solo e lontano mi fa innervosire e quindi sto zitta, per ore in camera a cercare di acquisire l'equilibrio precedente alla partenza.

Litighiamo, alle volte tanto, alle volte mi sembra anche troppo, alle volte penso che ci facciamo del male viste le condizioni in cui viviamo la nostra storia, adesso però non saprei affrontarla in altro modo. E mentre una parte di me pensa questo l'altra mi dice "lo ami, l'amore basta. Se non basta allora non è giusto. Siete fortunati che avete internet e il telefono anche se questo no+n è abbastanza, ma lo avete, non siete isolati".

Come dare torto ad una delle due parti? Ognuna a modo suo ha ragione. Ogni linea di pensiero alla fine ha una sua logica, ma scegliere la via giusta è difficile, più difficile di quanto pensassi.

Ho finito le lezioni di nuoto, non so nuotare. Cioè...mi spiego meglio. Dopo un iniezione di coraggio e tanta forza d'animo riesco a nuotare a dorso, a pancia in giù è una fatica pazzesca e non riesco. Intanto però so galleggiare e so alcune basi. Forse mi manca esercizio, confidenza con l'acqua del mare ma sono cose che non posso acquisire con le lezioni, sono cose che si acquisiscono con l'esperienza. E per gradi inizierò questa cosa. Cercherò di galleggiare li dove si tocca,  di fare li un pò di dorso, tanto se vado giù...si tocca e non annego :)

Beh...speriamo bene, per il viaggio e per tutto. Spero di vivere il tutto nel modo più sereno possibile.