venerdì 5 luglio 2013

Arriva Agosto!!

Si avvicina una nuova partenza. Di nuovo ansia, di nuovo agitazione. Per svariati motivi che periodicamente smonto da sola.
Eppure sul momento, passa quel pullman per andare all'aeroporto e penso ad agosto, penso all'ansia che pian piano in viaggio si tramuta in gioia, gioia nel vederlo, riabbracciarlo, averlo accanto, vedere la sua faccia e le sue espressione oltre la sua voce. La sua famiglia non è perfetta, hanno tanti difetti, lo so, ma quando sono lì mi sento accolta ed è una bellissima sensazione.

Ho paura che lui si faccia prendere troppo la mano, che lui spenda troppo per me. Io non voglio che lui spenda per me, so che è una cosa che deve decidere lui ma io mi sento a disagio perchè non posso ricambiare.

Ho ansia di arrivare lì e non essere una buona compagna, di essere soltanto una spesa in più. Praticamente lo sono, ma so anche che non è una cosa eccessiva. Io non gli chiedo di uscire ogni sera, anzi, le cose che piacerebbe fare a me sono le meno care di tutte.
Mi piacerebbe uscire a mezzanotte, andare con una coperta in riva al mare, scherzare e giocare finchè non si fa l'alba, camminare sul bagnasciuga insieme al tramonto e cercare le conchiglie. Organizzare una cenetta romantica solo me e lui con una passeggiata nell'isolato dopo. Andare a fare un giro, parcheggiare e vedere la città di sera. Sono cose sceme eh, ma a me sembrano così belle e romantiche.

Oggi in tv sembrava fatto apposta. 5 volte sullo stesso canale la pubblicità di una rivista alla fine elencava alcune notizie "mamma ho deciso, lascio gli studi" e poi "gli amori nati su internet durano di più" -_-''
Allora...qualcuno mi perseguita. Penso alla rinuncia agli studi per salire su da lui e tieni la pubblicità che ogni 10 minuti mi fa rivivere la cosa mettendomi ansia.

Si, ansia...ho paura che passi troppo tempo per l'università, non vorrei mollare tutto, ma da un lato mi manca così tanto che mi sento morire. Mi manca così tanto che alle volte mi manca l'aria e mi viene da piegare, sento di non offrirgli la storia che si merita. Aspettare, vedermi e poi di nuovo la partenza e le lacrime.

Ad ogni arrivo passo una settimana in uno stato quasi vegetativo abituandomi alla realtà familiare. Tutto mi fa innervosire, non averlo intorno mi fa innervosire, saperlo da solo e lontano mi fa innervosire e quindi sto zitta, per ore in camera a cercare di acquisire l'equilibrio precedente alla partenza.

Litighiamo, alle volte tanto, alle volte mi sembra anche troppo, alle volte penso che ci facciamo del male viste le condizioni in cui viviamo la nostra storia, adesso però non saprei affrontarla in altro modo. E mentre una parte di me pensa questo l'altra mi dice "lo ami, l'amore basta. Se non basta allora non è giusto. Siete fortunati che avete internet e il telefono anche se questo no+n è abbastanza, ma lo avete, non siete isolati".

Come dare torto ad una delle due parti? Ognuna a modo suo ha ragione. Ogni linea di pensiero alla fine ha una sua logica, ma scegliere la via giusta è difficile, più difficile di quanto pensassi.

Ho finito le lezioni di nuoto, non so nuotare. Cioè...mi spiego meglio. Dopo un iniezione di coraggio e tanta forza d'animo riesco a nuotare a dorso, a pancia in giù è una fatica pazzesca e non riesco. Intanto però so galleggiare e so alcune basi. Forse mi manca esercizio, confidenza con l'acqua del mare ma sono cose che non posso acquisire con le lezioni, sono cose che si acquisiscono con l'esperienza. E per gradi inizierò questa cosa. Cercherò di galleggiare li dove si tocca,  di fare li un pò di dorso, tanto se vado giù...si tocca e non annego :)

Beh...speriamo bene, per il viaggio e per tutto. Spero di vivere il tutto nel modo più sereno possibile.

Nessun commento:

Posta un commento