sabato 25 gennaio 2014

Benvenuto all'Inferno

Usanza comune è, dopo aver fatto torto, chiedere scusa al diretto interessato. Un tempo cisicospargeva il capo di cenere ma io non pretendo tanto. Certo che se vieni da me e mi dici:

"Io non sapevo, non credevo di sovraccaricarti troppo, però....tu non me l'hai nemmeno detto che non stavi benissimo"

Certo, perchè quando io ti cambio il ghiaccio, ci faccio lo spunti, ti lavo casa, lavo i piati e sistemo la cucina, porto i cani e adempio alle varie faccende non penso minimamente a me. Ho dedicato tutto ilmio tempo a te. Adesso io non cero un razie, per me era finita lì. ma quando tu, per un "errore" di un altro lanci il blocco di ghiaccio andando quasi a prendermi in faccia eh...lì mi girano i cazzi e non poco.

Adesso, Pazza (così ti chiamerò vistio che styai sfiorando a pelo la follia) chedi di potermi chiedere scusa senza chiedermi scusa e cucinando il mio piatto preferito il giorno dopo? Mi dispiace, ma non torno a scherzare con te come prima, le cose le faccio se me le dici. E non ti avvalere di diritii o doveri impliciti, perchè con me sei stata stronza e cattiva.

Accetto le scuse, quando vedo che l'altro davvero è pentito, quando vedo che l'altro ha fatto una cosa non volendo e che adesso ci sta davvero male. Si...queste scuse le accetto. Ma quelle mute in cui in realtà non ti scusi no...è una presa in giro, la prossima volta tornerai come prima, forse anche peggio.

Nessuno può accampare diritti su di me, e io ho dovere di fare ciò cheè meglio per me e per la mia sanità mentale.

Mi hanno detto "Tranquilla, si sistemerà tutto, devi pazientare e farcela tutta. Ti laureerai e andrai via. Ci sono io adesso con te"

Mi fa stare bene sul momento, ma intanto devo narcotizzarmi e farmela scivolare addosso se no sfocio nella rabbia, come già e successo, e successivamente nell'ansia di sdover fare qualcosa e non averne i mezzi.

Spero davvero che le cose migliorino. Sono in un periodo di inferno.

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