lunedì 29 giugno 2015

Lacrime

"...e invece nonon ci sei più
a farmi ridere
fermale tu queste cazzo di
lacrime
che bagnano i giorni
e asciugano gli occhi
sempre più liquidi
e tagliano solchi sul viso e segnano come a convincerti
che su tutta la pelle non c'è
posto per te
ma solo per lividi"
 (Negramaro-Lacrime)


Forse quello che non è stato chiaro è che non era solo il gruppo il mio problema...come al solito si vede solo quello che si vuole vedere. Dico che è stato più facile accusarmi, rigirare le mie parole, dico che è stato più facile mettere un gruppo di sconosciuti al primo posto rispetto a me...si, ti prendi le ore notturne. Potresti farlo anche con me....ma non ci hai nemmeno mai pensato quindi okey...pensa ciò che vuoi, dimmi ciò che vuoi. A me non frega nulla. Ognuno di voi ha cercato di convincermi a lasciar perdere, cercato di farmi capire che io ero arrabbiata per altro e non per quello che ho detto.

Arriva un punto in cui si è stanchi di dover sempre giustificare ogni parola, di doverla chiarire sempre, di discutere e ormai c'era solo quello. Vuoi o non vuoi si finisce lì. Gli altri hanno ragione.

"Non vedi che ti ha trovato anche un b&b dove stare?" peccato che era il b&b che ho trovato io, alle sei del mattino perchp non riuscivo a non pensarci. Ma, come vedi, le cose positive spariscono.

LUI ti difende, io mi sono presa un colpo di lecchina per nulla eh? LUI ti sta accanto e ciò che faccio io non conta un cazzo. No, non mi manchi. Mi fai solo rabbia...

sabato 27 giugno 2015

Crediamoci

Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.Sto bene.




 

giovedì 25 giugno 2015

Appunti n°1


Questo accadeva un mese fa. Prima di pensare che tutta quella cazzata del "Branco"  si rivelasse una grandissima puttanata.

Prima che tutto si sgretolasse.

domenica 21 giugno 2015

Il cacciatore di farfalle




Stai lì immobile, non serve che tu faccia nulla ma entri nella mia testa, nei miei sogni. Il cacciatore di farfalle. Le attira non si sa come, le cattura e poi le lascia andare....

Sarà la lanterna che porti dietro? Sarà che la farfalla è un essere stupido?




Sara' che siamo stanchi,
sara' il carattere
la lista dei difetti
l'hai fatta tu
io mai
ora smetti di pensare
a un problema che non c'e'
e dammi il tempo di inchiodare
tutti i tuoi perche'
almeno stavolta
almeno ascolta 

giovedì 18 giugno 2015

La coperta di Charlie



Siamo tutti un po’ Peanuts.

 Alla fine i Peanuts incarnano i vari modi di essere. Credo di essere un po’ Linus e un pò Charlie Brown. Il primo è molto saggio, sempre attaccato alla sua coperta, non se ne stacca. Anche io ho questa caratteristica. Ci sono cose e persone da cui ho difficoltà a staccarmi perché infondono in me molto coraggio, sicurezza e conforto. Da soli, è inutile negarlo, le difficoltà si affrontano con maggiore insicurezza e più tentennamenti.

Ho anche il pessimismo di Charlie, la timidezza, la paura di fare un passo e il suo immobilismo. Vedo di me tutti i difetti e forse non vedo un decimo dei pregi che ho. Come lui ho problema di autostima e lui è solo un cartone io purtroppo ci credo davvero a ciò che dico su di me.

È difficile…alle volte trovare la giusta misura, trattenersi e forzarsi a non pensare che magari è meglio evitare di darsi addosso da soli è davvero ardua. Per me è più facile guardarmi allo specchio e vedere i miei difetti fisici, pensare a me e riconoscere i miei limiti, vedere tutte le cose negative. Ma di fondo sono come Linus e Charlie, loro cercano solo qualcuno che li comprenda, cercano solo un abbraccio. Charlie parla spesso con Lucy ma rimane quasi ferito dalla sua irruenza e schiettezza, dal suo sarcasmo, ma lo fa riflettere. Anche io vorrei solo un abbraccio e sentirmi meglio.

Alle volte è brutto quando vedi che tutto il mondo gioisce e tu sei lì a guardare tutto dall’esterno, osservi gli altri ridere e scherzare e inevitabilmente ti paragoni. Io non ho la sua spigliatezza, non conosco tutte quelle cose, le discussioni con me sono stagnanti, non so essere stimolante mentalmente, non sono carina, non sono piacevole. Ci pensi e ti isoli di più.
Ecco io sono Charlie Brown con una coperta di Linus (che sarebbe più una coperta di Charlie quindi). Impaurita guardo dalla finestra, mi deprimo e stringo la mia coperta, mi avvolgo perché quella coperta mi fa sentire al sicuro.


martedì 16 giugno 2015

I stay back




In questo periodo è sempre e costantemente la solita solfa. Sbaglio io? Sbagli tu? Sbaglia il mondo?

Purtroppo forse non sbaglia nessuno di noi. È che sono così, io ho paura, delle cose, delle persone, degli aventi. Ho paura che le persone a cui tengo vengano ferite, ho paura che loro mi feriscano.

Mi ero proposta di “sparire”, attendere che fossi tu a cercare a me, ma non è realistico. Siamo sinceri, tu non mi cercherai mai, tu non hai bisogno di me, hai tutto ciò che vuoi avere, di cui hai bisogno.
Ti sei fatta sentire una sola volta, quella in cui mi hai detto che io sbagliavo, che era colpa mia, da mesi…eppure in tutto questo tempo tu non mi hai nemmeno parlato di questo perché è questione di priorità e al momento ne hai altre. È giusto così, ognuno ha le sue priorità e affronta la vita come può.

Io sono rimasta indietro, solitamente rimango sempre indietro a tutti, sono l’amica della retrovia. È giusto così però.

Mi tornano in mente le parole di mia sorella “tu vivi troppo in simbiosi con gli altri. Scegli una persona e dopo per te non esiste più nessuno”

E forse è così. Forse è per questo che le ferite non guariscono mai. Forse è per questo che continuano a farmi male dopo tanto tempo. Una volta che entri nella mia vita hai un posto d’onore. Hai una luce particolare, sei nella mia vita. Molti non lo fanno, molti si conoscono e poi valutano. Io ho bisogno di pochi attimi e capisco se ti voglio nella mia vita o no. Capisco se dentro di te c’è qualcosa di speciale. Credo sia una fregatura.

Entri nella mia vita, vedo quella cosa così speciale che continuo a vedere anche quando mi fai male e una parte di me ti odia perché vorrebbe cancellare anche quella cosa splendida che vede. Non vorrebbe vederla. Più la vedo e più cresce l’odio perché eri nella mia vita, perché ti ho dato un pezzo di me e tu l’hai buttato in un cesso e hai tirato lo sciacquone.

Tornassi indietro? Probabilmente manterrei le distanze dal Coniglio codardo, forse cercherei di fondare delle basi migliori con Tea per capirla meglio, forse vivrei le cose con un pizzico più di distanza in modo da rimane ferita, non formerei un branco. Perché è lo stesso branco che mi ha ferita e che nel momento di vulnerabilità, invece di capirmi, mi hai calpestato dicendo che non andavo bene. Piccole cose, magari in un altro periodo avrei sostenuto le cose ma tutto insieme, seguito dall’allontanamento…è troppo.



Quello che mi fa rabbia è che tu mi dici che io non ti parlo delle mie cose, beh io ho sempre fatto così, io ho sempre chiesto di te, perché a me interessa come stai tu e quando mi liquidi con nulla, poi sparisci per un giorno beh….cosa devo fare? Forzarti a parlare? Non ha mai risolto nulla. D’altronde ogni anno io mi chiudo in me stessa in questo periodo, non so spiegarti il perché, tu non lo capisci ma è una mia colpa. Sono io a non farmi aiutare, io non parlare, io che non accetto l’aiuto, sono io quella sbagliata.

E sì, lo sono. Perché ho paura di cose idiote di cui non dovrei avere paura, perché mi manca il coraggio di vivere le cose, di avvicinarmi, di chiedere, perché ho paura di cercare la gente, perché non voglio forzare nessuno e vorrei solo che loro stessero bene in mia compagnia.

Forse vorrei essere cercata per una volta, abbracciata, sentirmi dire “capisco, sai vorrei essere con te per aiutarti ad affrontare tutto questo” però non è così, non mi viene detto.

È come se ci fosse un vuoto, una discrepanza. Prima colmavi questa cosa….ora non più.

Vorrei dirti “è colpa tua” risolverebbe tutto. Il problema è che non hai colpa, tu stai facendo quello che fanno tutti, vai avanti nella tua vita, chi ti segue bene se no non ti fermerai. È giusto.


Io però mi sono fermata a prendere un respiro…mi sono fermata da mesi a prendere un respiro.
 

lunedì 8 giugno 2015

Bye Bye Soul



Sono ferita. Che periodo fantastico. Prima Tea e ora te. Cosa mi state dimostrando? Che per un cazzo non riuscite più a ragionare. Beh nemmeno per una figa. Ma sai non è nemmeno questo a ferirmi…alla fine la vita è tua. Lui ha ferito me piangendo sul distacco da te e poi fregandosene pienamente, ha ferito il suo “migliore amico” visto che io alle 8 del mattino sapevo più cose di lui e tutt’ora non sa un cazzo di lui, ha ferito di te.

La cosa che mi fa proprio INCAZZARE è che, come gli altri, ti sta usando come sostegno, ti sta prosciugando le forze e rimarrà sempre nel tentennamento. Perché tu credi davvero che scenderà? A me ha detto che lo sa che non potrà mai scendere e tu lo sai che non è potere. È che come tutti ha il culo troppo pesante per spostarsi. Perché farlo quando tu ti sposti decidendo il giorno prima di farlo? Chiamalo fesso.

E non te ne accorgi, così assorta nella sua missione di salvataggio il problema è che lui non vuole cambiare lui è come me, non cambi se non sbatti la testa al muro, se non perdi un pezzo di te non cambi, se non soffri non cambi, non si cambia per le persone e se lo si fa….beh tu sai già cosa succede, come lo so anche io.

Si, tu non mi hai mai detto di non fare nulla. Ma capisci che qui non siete solo tu e lui? E beh, quello che non volevi essere in realtà lo sei, e a me dispiace perché io non vedo nulla di buono. Non ti fermerò, ma non posso fare finta che io stia bene e che tutto vada bene perché non è affatto così.

Così presa da altro che non riesci a capire che il mio male cresce da tempo, da prima di Tea. Così distratta a salvare il Cavaliere senz’anima, da non vedere che io sto perdendo la mia. Pian piano sto riuscendo a fare ciò che pensavo di fare da molto tempo…cancellare me stessa. Ho cancellato l’ascolto, la bontà, l’affettività, ho cancellato il  bisogno di dare agli altri e la comprensione….rimane una sola cosa da eliminare la SENSIBILITA  o EMOTIVITA’.

Era quello che mi rendeva speciale? No era quello che mi rendeva vulnerabile. Mi appiattivo sempre agli altri, accettavo tutto e si, per gli altri è meglio perché così ascoltavo, annuivo ed era comodo perché stavo lì in basso ad attendere un cenno o una carezza, da bravo cagnolino. La gente vuole un cagnolino no?

Io ero la crocerossina, io avevo il prato pieno di fiori…io ero Hachi. Che grande presa per il culo. Beh…adesso sono stanca…stanca delle aspettative, stanca di tutto.

Non voglio che vieni da me, non voglio nulla da te, da lui e da nessuno. Tea ha sbagliato, io non modificherò i miei hobby per voi, affatto, forse ridurrò il tempo con voi, si, questo si, ma non lascerò nulla per voi. Me ne sto da sola. Meglio così, niente aspettative, niente ferite. Sono delusa? Si….perchè tu eri l’unica di cui mi fidavo e su cui avevo delle aspettative. Adesso? No, non più.



Mentre salvi il Cavaliere senza Anima io guardo la mia che se ne va. E non sono infelice, forse adesso le cose cambieranno, ma stavano già cambiando….già prima anche se nessuno lo vedeva. Il distacco fa molto male sai? Senti una parte di te che si spezza, ti senti distrutta all’inizio e vorresti solo qualcuno che ti scuotesse all’inizio. Però poi ti rendi conto che la cosa non è male. Senti fluire tutto, vedi tutto più lontano. 

Adesso sto un po’ meglio di prima, i sentimenti arrivano di meno, anche la rabbia comincia a scemare. Non ho motivo di arrabbiarmi la gente è così. Agisce e non pensa alle conseguenze, la gente è così….fa male ma passa oltre e io passo oltre la gente