Siamo tutti un po’ Peanuts.
Alla fine i Peanuts incarnano i
vari modi di essere. Credo di essere un po’ Linus e un pò Charlie Brown. Il primo è
molto saggio, sempre attaccato alla sua coperta, non se ne stacca. Anche io ho
questa caratteristica. Ci sono cose e persone da cui ho difficoltà a staccarmi perché
infondono in me molto coraggio, sicurezza e conforto. Da soli, è inutile
negarlo, le difficoltà si affrontano con maggiore insicurezza e più
tentennamenti.
Ho anche il pessimismo di Charlie, la timidezza, la paura di
fare un passo e il suo immobilismo. Vedo di me tutti i difetti e forse non vedo
un decimo dei pregi che ho. Come lui ho problema di autostima e lui è solo un
cartone io purtroppo ci credo davvero a ciò che dico su di me.
È difficile…alle volte trovare la giusta misura, trattenersi
e forzarsi a non pensare che magari è meglio evitare di darsi addosso da soli è
davvero ardua. Per me è più facile guardarmi allo specchio e vedere i miei
difetti fisici, pensare a me e riconoscere i miei limiti, vedere tutte le cose
negative. Ma di fondo sono come Linus e Charlie, loro cercano solo qualcuno che
li comprenda, cercano solo un abbraccio. Charlie parla spesso con Lucy ma
rimane quasi ferito dalla sua irruenza e schiettezza, dal suo sarcasmo, ma lo
fa riflettere. Anche io vorrei solo un abbraccio e sentirmi meglio.
Alle volte è brutto quando vedi che tutto il mondo gioisce e
tu sei lì a guardare tutto dall’esterno, osservi gli altri ridere e scherzare e
inevitabilmente ti paragoni. Io non ho la sua spigliatezza, non conosco tutte
quelle cose, le discussioni con me sono stagnanti, non so essere stimolante
mentalmente, non sono carina, non sono piacevole. Ci pensi e ti isoli di più.
Ecco io sono Charlie Brown con una coperta di Linus (che
sarebbe più una coperta di Charlie quindi). Impaurita guardo dalla finestra, mi
deprimo e stringo la mia coperta, mi avvolgo perché quella coperta mi fa
sentire al sicuro.
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