Mi ritrovo a pensare ultimamente. Errori, cambiamenti…il
tempo passa e passano anche i dolori, le ansie e anche le gioie.
Il tempo cancella le cose, il tempo aiuta “digerire” le
difficoltà della vita e gli eventi che sono maggiormente mi hanno segnato in
maniera non proprio positiva.
In quest’anno ho parlato di Branco, il mio branco, la mia “famiglia
scelta”. Le cose però sono cambiate, sono evolute. Il mio Branco non esiste
più, le avversità, le situazioni ci hanno allontanato, forse i caratteri e le
esigenze sono cambiati. Nessuna critica, nessuna colpa, si cambia….
C’è chi ha la necessità di viversi i momenti intimi, c’è chi
avrebbe bisogno di un gruppo, c’è chi cerca la solitudine…io adesso sono in un
momento di transizione. Mi sono resa conto che io metto distanze, distanze che
vengono alimentate dall’altro lato. Io mi rifiuto di seguire la gente, mi
rifiuto di dover fare tutto, per la prima volta vorrei essere io quella
cercata. Ho dato sentimentalmente, non me ne penso e mi è stato dato
tantissimo. Ma sono obiettiva…le cose sono cambiate. Io ho altre priorità,
obiettivi ed esigenze.
Al momento sono abbastanza calma, tranquilla. Certo qualche
discussione ma risolta sempre in modo pacifico, cerco ci sono quelle piccole frasi
che mi fanno ancora male, però sto riuscendo a farmele scivolare addosso.
Mi spiace di essermi lasciata alle spalle persone, anche
conosciute in brevi periodi della mia vita, perché comunque sono persone che ho apprezzato, che
mi hanno dato e a cui magari avrei voluto dare di più. Però credo anche che “recuperare”
i rapporti non sia una cosa davvero possibile, o per lo meno non si può imporre
una cosa del genere. Devi sentire la mancanza, si deve sentire la mancanza in
due e fare qualcosa, da entrambe le parti. Quando manca un fatto, quando si
sente che in ogni caso qualcosa si è rotto allora non è possibile. Certo magari
non è possibile adesso, magari più in là nel tempo si. Ma per ora no.
Alle volte mi rattrista pensare a questo. Perché avevo tanto…ho
avuto tanto.
Esco da un periodo davvero di caos, cambiamento estremo, di
paura e di fobie. Ho attraversato momenti di crisi, ho lasciato dietro di me
persone che componevano la mia vita passata. Persone importanti che una volta “strappate”
via da me mi hanno lasciato uno squarcio immenso. Certo le ho strappate io,
però averle con me era ancora più dolorose che non averle.
Mi sono distaccata e non è facile. Addio all’università, e
per quanto fosse una fonte di dolore, mi sono ritrovata a fare i conti con il
non sapere cosa fare l’indomani e dover costruire lentamente giorno dopo giorno
qualcosa di più solito. Cercare di rendermi utile e nel frattempo cercare il
modo di costruire qualcosa per me. È difficile passare dall’estrema
organizzazione alla più estrema libertà che non mi da modo di organizzare
nulla.
Vorrei avere più libertà, avere un lavoro che mi permetta di
gestire me e i miei hobby, vorrei avere una casina mia, vorrei potermi
permettere qualche viaggetto una volta ogni tanto, incontrare persone che mi
hanno dato delle sensazioni.
Sto lottando per questo. Perché rischiare, tentare, per me
non è facile, ma mi sto spingendo a superare i miei limiti e le mie convinzioni. Non è un periodo facile, ma il
periodo precedente è stata una tragedia, adesso cerco di risollevarmi,
lentamente. Credo e spero che questo spirito aperto alle novità mi porti a
rinascere.
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