lunedì 31 marzo 2014

Primo Giorno

Oggi il primo giorno di tirocinio effettivo. Tutto il giorno a cercare delle bibliografia inesistente. Dovrebbero spiegare che se si scopiazza in giro da siti anonimi trovare qualcosa da libri diventa un pò difficilotto.

Poi se ne spunta uno dell'ufficio descrivendo la nostra tutor come una mini schiavista, passa un nostro professore e dice che lei è una femminista che considera gli uomini incapaci...beh...adesso si che mi sento rassicurata...HELP!!!

Alla fine però oggi con me e la mia collega è stata gentile, certo siam donne e questo avvalora la tesi del mio prof.

Comunque, ci hanno dato un pc che si spegneva ogni 10 minuti e la teoria di lei era "beh accendete e spegnete tante volte finché non la smette di bloccarsi e spegnersi da solo" . Questa però non è una soluzione serve solo a perdere tempo.

MA SORVOLANDO...abbiamo lavorato in modalità provvisoria, word non funzionava e per attivare la connessione si è dovuto fare un giro pazzesco. Ma è possibile? Ma dai un computer funzionante almeno! Non sono normali. Poi cavolo eravamo al pc e ogni persona passava e guardava alla scrivania come se fossimo nude distese a fare qualcosa di sconcio.

EHI VECCHI BAVOSI! STIAMO LAVORANDO E PER VOI OLTRE TUTTO!!

Comunque a un certo punto abbiamo cominciato a sfasare. Ridavamo per cazzate, le parole degli altri sembravano barzellette, quanta resistenza a non scoppiare a ridere. Per non parlare di quando suonava il telefono. Io mi vedo costretta a rispondere e dall'altra parte "Sono Carmelo"

Ma dico!!!! e poi?? che vuoi? chi cerchi?? Ma lo vuoi dire o devo prendere la sfera di cristallo. Sono andata in un altro ufficio e ho chiesto.
Che figura.

Uscita alle 14.00 ero sfattissima, un panino per strada, macchina e poi di corsa a casa ad aiutare il bambino con le ripetizioni. Ha preso sei in matematica mentre prima prendeva cinque. Ambiamo al sette.

E domani nuova giornata di schiavitù per il padrone XD XD

Su, forza e coraggio ce la faremo ad arrivare al fine settimana.

domenica 30 marzo 2014

Riflessione 3

Questi giorni sono difficili. Sballottata dalla Protezione civile a fare il tirocinio, riscrivere un testo in inglese più e più volte e aggiungere immagini. Però la parte più difficile sono le emozioni e le discussioni.

Mesi spesi per guadagnarmi il mio equilibrio e poi ecco..di nuovo l'ansia. Ansia che mi fa dormire male, incubi e attacchi d'ansia per ogni cazzata pensando a priori che sia sbagliata. La mia rabbia è che tanto qualsiasi cosa io dica sembra essere sbagliata.

Io ci ho messo tutta me stessa e mi rifiuto di dire e ascoltare che io non ne ho parlato. Io parlo, ho parlato ma non ero ascoltata. Mi guardo indietro e ho paura. Ho paura che riaccada, perché mi distruggerebbe.


Era tutto perfetto, così sembra, sembrava ma almeno ero felice. Adesso?? Io sono felice quando non ci penso, quando non sento l'ansia che mi attanaglia, quando non pensi che tu voglia convincermi. Si ho paura...ho paura di soffrire per quelli o altri motivi, perché ero a pezzi quando è successo. Io non voglio tornare in quella situazione. Piangere ogni notte, non dormire serena, sentirsi sempre carente e una nullità, sentirsi la cosa peggiore e sentire cose che dentro erano come coltellate.

Io non rinnego nulla, tutto ciò che ho fatto l'ho sentito so che è stata una cosa bellissima ma adesso è diverso, io sono diversa. Schermata, a vivere giorno per giorno, stanca di progettare un futuro se non sia nell'immediato.


Io sono cambiata, forse sono cresciuta e so che non è solo merito mio, so che questo è dipeso anche dalle cose vissute. Il mio presente deriva dal passato. Non rinnego, non rinnegherò mai il passato ma adesso voglio il presente, non il futuro.

Io voglio solo il mio equilibrio, il mio spazio, nulla di più. Me stessa, io mi basto.


La paura aiuta, ho capito che la paura non è freno ma un campanello di allarme. Mi farò guidare dalle mie sensazioni....solo questo. Non voglio il futuro, solo il presente.

venerdì 28 marzo 2014

A voce bassa





Una sensazione di benessere mi pervade. Ti guardo, sei tu diverso ma così simile nelle paure e nei modi di reagire. Entrambi stravolti dal passato, impauriti da ciò che potrebbe essere o che potrebbe sfuggirci di mano.

Pensavo che due persone così simili litigassero spesso e litighiamo... ma che piacere ritornare accoccolati a parlare a bassa voce e confrontarsi. La voce bassa del sussurro e delle confidenze, un clima di dolcezza infinita e calore. Rimaniamo lì a parlare, chiacchierare per ora del nulla e mi sento così accolta, così accettata. Simili ma diversi. Resti lì, non vai mai via anche quando dovresti, non mi cacci e se mi allontano torno.

Il passato torna e ogni volta ci divideva ma stavolta no. Ti sei chiuso ma stavolta non sono fuggita, sono rimasta ti ho parlato e abbiamo parlato. Mi hai detto cosa sentivi...é bastato così poco per diminuire la distanza tra noi. Io c sono e tu ci sei é così calmante tutto questo, come un fiumiciattolo di montagna in primavera. Paradisiaco.

Finalmente a bassa voce, posso sussurrare e sorridere al tuo silenzio e la tua aria stupita. Finalmente parlo a bassa voce e tu mi parli con calma e pacatezza. Incisivo anche con un tono più cauto. A bassa voce...un dialogo a bassa voce senza urla o giudizi. Solo io e te che parliamo a bassa voce.

Forse sono cambiata, forse sono diversa ma prima desideravo esse scossa adesso desidero qualcuno che mi parli in profondità, qualcuno che a voce bassa mi scuota, con dolcezza, con una sola parola. Con un solo "eh"

"Fai ciò che ritieni giusto, è questo che mi piace di te"

Solo questo mi è bastato. Nessun progetto, nessuna aspettativa, mi lascio trasportare dalle onde e dal fluire delle cose. Seguo l'istinto, seguo ciò che mi sembra giusto, continuerò sempre a farlo.

sabato 15 marzo 2014

Sfogo

Una delle cose che più odio è il piegarsi agli altri, doversi piegare e quando gli altri esagerano le tue parole.
Un limitiamo il rapporto diventa un non ti voglio parlare. Un "Non me la sento di esporre i miei problemi a lui/lei" diventa "Ma io li odio a morte, non potrò mai parlarci"

Certo, comodo per voi leggere solo quello che piace a voi solo che ad oggi i dati di fatto hanno rivelato che io ho parlato con tutti tranne con chi non c'è. Se non ci sei come faccio a chiederti qualcosa di urgente? Chiedo a chi vedo.

Piccino mio, io parlo benissimo, ti ho detto perfettamente come, quando e dove, non voglio parlarti al telefono e questo significa che non ti parlo?

Si praticamente non ti parlo, ma cosa devo dirti se non ho problemi? Prima mi dice che creo problemi, che mi comporto male, che sbaglio nei modi, quella volta che chino il capo e dico, "no stavolta prima di parlare ci penso due volte" voi mi dite che non parlo?

Io non so cosa esigete da me. Far finta di essere grandi amici mentre uno mi odierà a vita (perché è inutile so che è così e sarà così visto come parlava delle sue ex), l'altra penserà per sempre una grandissima stronza e l'altro invece lo ritroveremo con le ragnatele per la sua poca vitalità?

Apprezzo  comunque il tentativo di dialogo ma sapete cosa si evince dalle parole che avete detto

"Guarda cara, noi ti accetteremmo anche volentieri eh, ma purtroppo tu non fai l'amicona con noi, ti abbiamo dato fastidio e sei corsa da Papà...no no, non funziona così. Quindi adesso gettati a terra, china il capo, bacia la terra dove noi passiamo, perché quello che tu sai fare e che ti meriti di fare non puoi farlo se a noi non piace come sei. Ma tranquilla un pirla di noi era favorevole eh....e poi dai, la nostra porta è sempre aperta per confronto e discussioni. Baci e abbracci "

Per carità, capisco le buone intenzioni. Ma capisco anche che è come sparare e poi dire "ops, ma hai un buco al braccio, toh il kit di sutura che non sai nemmeno usa"

E gli altri? Beh ma lo fanno per te, eh no ma ti stanno venendo in contro non vedi?
Si che lo vedo. Lo vedo il trattore che mi hanno mandato guidato da un criceto con attacchi epilettici ogni due secondi.

E ma tu non dici? Ma ora, secondo te, ti dico che sto male e ti dico cosa è successo. Voglio che mi snoccioli il problema e me lo razionalizzi? Minchia io razionalizzo anche le crisi di rabbia e vieni a me a razionalizzare. Magari volevo un abbraccio, una pacca sulla spalla e una parola di sostegno tipo "Minchia!! Che stronzi! Ma devi fottertene tu vali più di tutti"

Si, certo, posso dirmelo io, così sembro una folle.

La verità è che quando si sta male si ha bisogno di altri, che da soli non ci si può sollevare il morale perché si è troppo all'interno della crisi. La verità è che si cerca sostegno e quando non lo trovi ti senti morire. Quando dopo una discussione ti senti esclusa da chiacchierate e gli altri si comportano come se tu fossi invisibile. Lì stai più male per il dopo che per la discussione in se.

Alla fine ti ritrovi a pensare. "beh loro hanno ragione. ma vale la pena starci male? No. Vogliono vedere se valgo la scelta e lo vedranno con il tempo. Ma gli altri? Gli altri invece perché fanno così? Come se non fosse successo nulla? Perché non mi danno quell'abbraccio che cercavo?"

Per quanto possa isolarmi e fare la forte io non riesco a spiegare e dirti cosa fare mentre sono in crisi. Mi conosci da anni no? Perché non vedi il mio malessere?

Parliamo di altro....sei distante. Da settimane, hai qualcosa e lo so, ma non lo dici. E come sempre si sta verificando la solita situazione in cui tu non mi dici nulla e io mi incazzo per questo. Se insisto sono una che insiste e appiccicosa, se faccio un passo indietro sono quella che se ne fotte, se ti dico che sei diversa mi dici "eh certo, sempre presa dai tuoi problemi ma io ho anche i miei"

Non so cosa vuoi, perché se quando sei in crisi scappi io non potrò mai saperlo. E stai fuggendo da settimane. Sono settimane che parliamo di cazzate e non di te. Ma okay...parliamo di me, di minchiate e del tempo. Ma io ci sto male, perché non sono tua amica, non mi sento tua amica.

Perché stai andando via? 
Perché ti stai allontanando? 
Non me ne sbatte nulla di quello che è successo ieri non lo capisci? Non capisci che quello che mi ferisce è che tu non sei con me? Che non sei vicina, che mi ascolti ma non condividi con me i tuoi pensieri. Non mi dici cos'hai. io non voglio parlare per ora, voglio ascoltarti.
Sei la mia amica, una delle persone più importanti della mia vita e tu mi stai mettendo all'angolo.Non capisco perché, non capisco dove sbaglio ma è una situazione straziante e nemmeno te ne rendi conto!

Io sto male, e sto male per noi. Al di la di tutto, le altre cose sono solo cazzate, la nostra amicizia no.