domenica 30 marzo 2014

Riflessione 3

Questi giorni sono difficili. Sballottata dalla Protezione civile a fare il tirocinio, riscrivere un testo in inglese più e più volte e aggiungere immagini. Però la parte più difficile sono le emozioni e le discussioni.

Mesi spesi per guadagnarmi il mio equilibrio e poi ecco..di nuovo l'ansia. Ansia che mi fa dormire male, incubi e attacchi d'ansia per ogni cazzata pensando a priori che sia sbagliata. La mia rabbia è che tanto qualsiasi cosa io dica sembra essere sbagliata.

Io ci ho messo tutta me stessa e mi rifiuto di dire e ascoltare che io non ne ho parlato. Io parlo, ho parlato ma non ero ascoltata. Mi guardo indietro e ho paura. Ho paura che riaccada, perché mi distruggerebbe.


Era tutto perfetto, così sembra, sembrava ma almeno ero felice. Adesso?? Io sono felice quando non ci penso, quando non sento l'ansia che mi attanaglia, quando non pensi che tu voglia convincermi. Si ho paura...ho paura di soffrire per quelli o altri motivi, perché ero a pezzi quando è successo. Io non voglio tornare in quella situazione. Piangere ogni notte, non dormire serena, sentirsi sempre carente e una nullità, sentirsi la cosa peggiore e sentire cose che dentro erano come coltellate.

Io non rinnego nulla, tutto ciò che ho fatto l'ho sentito so che è stata una cosa bellissima ma adesso è diverso, io sono diversa. Schermata, a vivere giorno per giorno, stanca di progettare un futuro se non sia nell'immediato.


Io sono cambiata, forse sono cresciuta e so che non è solo merito mio, so che questo è dipeso anche dalle cose vissute. Il mio presente deriva dal passato. Non rinnego, non rinnegherò mai il passato ma adesso voglio il presente, non il futuro.

Io voglio solo il mio equilibrio, il mio spazio, nulla di più. Me stessa, io mi basto.


La paura aiuta, ho capito che la paura non è freno ma un campanello di allarme. Mi farò guidare dalle mie sensazioni....solo questo. Non voglio il futuro, solo il presente.

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