venerdì 29 marzo 2013

Sfogo

Eppure andava tutto bene fino a poco tempo fa. Tutto sembrava essere caduto dal mondo delle fiabe e poi tutto diverso. Il cane investito(non grave), le domande "la piscina?", i termini universitari, le persone che sembrano avere sempre maggiori aspettative su di me e oggi, in fine, l'intervento dell'altra cucciola. Eppure tutto era simile al mare estivo. Tutto calmo, sereno, sembrava filare tutto.

Nuovo professore del corso. Difficile da seguire con i suoi ragionamenti senza apparente filo logico ma che poi fila perfettamente, non riesco a seguirlo è troppo veloce per me, sono 4 ore di lezioni e io già vado in tilt alle prime due. Poi è egocentrico, ogni volta che dire qualcosa riguardo i suoi studio e l'importanza del suo mestiere prende la giacca e la tira in avanti, come per stirarla, tira fuori il petto e sul volto gli spunta un espressione di superiorità che mi spiazza. Non è male, è bravo eh, ci stimola a pensare, ma dal livello umano è come se ad ogni parola dicesse "io valgo molto di più di tutti voi messi insieme le mie conoscenze non le raggiungerete mai".

Mi sono arrabbiata mercoledì, non per lui essenzialmente, ma perchè ho visto in lui parte delle persone che io amo, i ragionamenti veloci, il farmi sentire lenta rispetto a loro, meno valida e meno acculturata. E lo sono. Mi sono arrabbiata perchè ho pensato "ma guarda questo stronzo di professore, viene qui, mi dice che la mia insicurezza è sbagliata, che tutto è sbagliato e si diverte a schiacciare tutti per sentirsi forte" poi ho collegato le somiglianze e mi sono sentita una merda.

Non riesco a trattare lui con un minimo di umanità e beneficio del dubbio mentre gli altri, solo perchè gli voglio bene e li conosco, li accetto e non faccio nemmeno caso a ciò che dicono, non mi feriscono come invece riesce a fare lui.

La piscina...ci sto lavorando. è passato un anno da quando ho deciso, lo so. Ma perme è difficile accelerare i miei tempi. Pensavo da una vita di imparare a nuotare e non l'ho mai fatto e ora mi sembra che a tutti importi solo questo, che importi solo quello che faccio, risultati, risultati ovunque. Ma io non sono una macchina, nn vado in modo automatico. Sono lenta, ho bisogno dei miei tempi ma le cose le faccio è difficile da capire? Mi conoscete, sapete come sono e ricordarmi che continuo a NON FARE una cosa che ho promesso non solo a voi, ma a me stessa mi fa male. Cerco di ottimizzare i miei tempi, ma se prima ero una che faceva una cosa ogni 3 mesi ed ora ne faccio una ogni mese e mezzo per me è già un gran risultato. Siete voi troppo veloci.

venerdì 15 marzo 2013

Lavoretto

Ed ecco nuovamente qui. Le giornate piovose in fine hanno portato il suo frutto. Mi sono ricordata che, a titolo gratuito, mi erano state commissionate una tegola e una decorazione su una lastra di pietra. ovviamente sono gratis perchè commissionate dal ragazzo di mia sorella.
Stavolta però, visto che la lastra è abbastanza grande e dovrò lavorarsi su parecchio, mi faccio comprare i colori e i materiali di cui necessito. Dico...alla fine io ci perdo tempo, anche se sono cose che amo fare.

Bene, il lavoro era una tegolina che ritraesse un soggetto animale, preferibilmente cane e tra tutte le razze dei cani preferiva il bassotto o il setter inglese.

Non ho trovato alcuna foto o immagine che potesse ispirarmi riguardo queste razze quindi ho cercato e ho scelto io. Un cucciolo di Rottweiler, vi posto qui alcune foto perchè mi va proprio di condividere questi due giorni di lavoro.





 Devo ammettere che inizialmente non ero molto soddisfatta, anche perchè ho dovuto arrangiarmi sui materiali che questa volta sono stati a carico mio. ma in definitiva non sembra proprio male. Ho impiegato due giorni. Uno per disegno e colorazione sommaria, oggi ho definito i dettagli e passato alla lucidatura del tutto.

giovedì 14 marzo 2013

Dal libro delle Lamentazioni

Arriva Marzo! E come sempre mi accorgo di sbagliare nel pormi delle aspettative, soprattutto in ambito climatico e universitario. Lezioni che dovrebbero iniziare ma che non iniziano, il sole che dovrebbe spuntare ma non spunta e io mi rattristisco.

Il bello delle giornate piovose è stare a letto, al caldo, con una bella tazza di cioccolata fumante e un bel film alla tv. Ma io sono a dieta, devo studiare e non ho la tv in camera, o per lo meno non ho il decoder. La televisione è usata solo come soprammobile. Si potrebbe pensare. "beh ci sono i film su internet" no, perchè la mia connessione è sparita...

Fa freddo e mi annoio, niente mi soddisfa, le uniche cose che vorrei non le ho, le cose che vorrei fare non posso farle e non posso passare il tempo con chi vorrei io.

Uffa, non ce la faccio, io voglio il sole, voglio uscire di casa, vedere i miei colleghi, mangiare fuori e ritrovarmi stanca alle 22 di sera. Questo voglio ma non sembra sia possibile.

giovedì 7 marzo 2013

Primo Lavoro

Dopo il Capodanno passato dal mio ragazzo, mi sono decisa a usare la penna grafica. Tre giorni incessanti di prove su prove, ore ed ore fila per capire come usare il tutto.
Alla fine ce l'ho fatta ed ho realizzato il mio primo lavoro ispirato alla storia che ho scritto qui sul blog. Non sono pienamente soddisfatta diciamo, mi aspettavo di meglio. Però è sempre il primo lavoro che faccio.
Spero di poter migliorare in tempi abbastanza brevi.


domenica 3 marzo 2013

Il Bruco e il Cigno


C’era una volta un bruco, brutto e bitorzoluto, lento, introverso e silenzioso. Stava spesso da solo e piangeva perché vedeva la sua condizione come una condanna divina. Era goffo, peloso e tutti gli animali del bosco si facevano beffa di lui.

Un giorno il bruco, andò dalla sua amica volpe piangendo e lamentandosi della sua condizione e non sapeva più cosa fare.
Allora la Volpe disse al Bruco

 “Se stai così male, vai dal Cigno saggio che vive nello stagno. Lui saprà darti una mano”

Il Bruco ci andò ma in cuor suo era molto diffidente, non credeva che lui potesse davvero aiutarlo.

Lui è così bello e leggiadro, come potrà mai comprendere uno scherzo della natura come me?”

Quando arrivò allo stagno, il cigno saggio lo guardò e in una sola occhiata comprese tutta la paura e il dolore che si portava dentro il bruco e quando cercò di aiutarlo il bruco si arrabbiò

“Tu non puoi capirmi!” urlò “Tu sei un cigno e io un bruco, io soffro tu no!” disse con tono irritato.

Il cigno, pazientemente, gli spiegò che anche lui un tempo era un po’ bruttino, ma le cose nella vita cambiano, e cambiano solo se lo si vuole davvero, comprendendo i propri pregi e cercando di esaltarli.
Dopo parecchi giorni e litigi con il cigno, il bruco riflesse alle parole del cigno, andò da lui e disse:

“Sai, non è male essere un bruco, si sono bruttino e sono lento, ma sono buono e mi sono reso conto che chiudendomi in me stesso non do agli altri l’opportunità di capirlo. Ora vado, ci vediamo domani”

Così il buon bruco andò via, a riflette e pensare. Ma nella notte sentì qualcosa di strano, un cambiamento lo attraversava. Aveva paura perché questo cambiamento non riusciva a controllarlo. L’indomani la sua natura ormai aveva preso il sopravvento e si ritrovò racchiuso nel suo bozzolo.
Passarono le ore e i giorni, il bruco stava li fermo immobile, finché un giorno, il giorno più adatto e perfetto, il bozzolo si aprì e da esso uscì una splendida farfalla.

Volò in fretta allo stagno, stupito dal cambiamento improvviso, volò dall’amico cigno e appena lo vide lo salutò con energia. Anche il cigno lo vide e con un sorriso compiaciuto disse:

"Allora piccola farfalla cosa hai da dirmi oggi?”

E la farfalla:

“Solo grazie, perché per merito tua ho capito che solo amandosi e lasciandosi andare alla propria inclinazione naturale, quella più bella, si può raggiungere la libertà. Io adesso ho  raggiunto la libertà dopo tanto tempo”

Così la farfalla capì che il primo passo per essere amati è amarsi e non frenare i propri pensieri, ma vivere la propria natura.

sabato 2 marzo 2013

Down

Mi sono resa conto che non riesco a gestire le mie emozioni, la mia rabbia, la mia felicità, non riesco a contenerle o a gestirle. Sono felice nei momenti che agli altri sembrano sconvenienti, invece di urlare piango perché non so gestire ciò che sento.

Credo che alle volte sarebbe meglio non avere sentimenti, sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato senza farsi coinvolgere, da niente e nessuno.
C'è gente che ce la fa, ma io no...non ho quella fortuna.

Mi sento solo, mi sento come se cercassi di schiacciare un sasso con un martello di gomma piuma. Sto facendo un percorso in cui sento pressioni da qualsiasi parte e non so affrontarle. Credevo di avere l'appoggio di alcune persone ma guardandomi mi sono accorta di essere sola.

Mi sembra di non avere la forza, io so cosa fare ma sto affrontando le cose da sola. Una persona contro tante come può farcela? Come posso cambiare le cose che sono andate a formarsi in 23 anni? Come faccio se sono da sola. La solidarietà tra donne a tra sorelle è una cazzata. La solidarietà in generale lo è...perché in realtà la gente sta lì, stile cecchino, ad aspettare che ti abbassi per allacciarti la scarpa per spararti alla testa.

Se l'uomo nascesse senza sentimenti sarebbe perfetto, niente traumi infantili, tutto apposto, preciso, niente dolore oltre quello fisico, nulla che sfugge al controllo. Sai che la tappa ultima è la morte e vivi la tua routine. Certo, niente amore, amicizia...ma alla fine se non li conoscessi nemmeno chi ti dice che ne sentiresti la mancanza?

Una persona che vive non mangiando mai il gelato, non sapendo nemmeno la sua esistenza, come potrebbe mai provarne la mancanza?

C'è chi dice che l'uomo è una macchina perfetta. Io sto sviluppando l'idea che è la macchina più imperfetta. E se c'è un Dio lui fa proprio come i genitori. Ti mettono al mondo, ti fanno crescere con certe idee e poi, quando sei nella vita vera, ti accorgi delle cazzate e tutto il mondo si sgretola. Tutto questo è crudele.

La vita è crudele, ma che si può fare? Nulla, andare avanti per la propria strada. Io però oggi non ce la faccio ad avanzare, oggi voglio solo sparire. Affondare nel mio letto e annullarmi al mondo intero, come se non esistessi.