"Fammi entrare", lui rispose di no!
E la luna bussò dove c'era il silenzio
ma una voce sguaiata disse
"Non è più tempo"-
Ripensando a questo periodo mi torna in mente questa vecchia
canzone. In parte mi ricorda ciò che è avvenuto. Il passato ha bussato alla mia
finestra per poter rientrare all’interno della mia vita, ma ho risposto di no.
Mesi fa non sarebbe stato un no, ed io lo so. Fino a qualche mese fa io ancora
credevo in ciò che mi avrebbe potuto dire ma
le cose sono diverse.
Nel tempo ho maturato una coscienza tale, una certezza che
mi ha portato a capire le cose che desidero da un rapporto. Voglio un rapporto
concreto, con una persona che ci sia e che cerchi di risolvere eventuali problemi insieme a me
e che non fugga. Voglio un rapporto in cui essere l’unica, non voglio essere un
rimpiazzo, non voglio sentirmi sbagliata. È brutto da dire ma quando una
persona comincia a sentirsi sbagliata qualsiasi cosa non va più bene, dai
rapporti d’amore a quelli d’amicizia.
I miei amici non sono vicini, non geograficamente, la
solitudine si fa sentire e cedere sarebbe stato facile. Ma i messaggi non li
fanno avvicinare, e un altro rapporto a distanza, l’ennesimo rapporto legato ad
un telefono e videochiamate skype non sarebbe stato sufficiente per me. Senza
contare che dopo qualche tempo mi sarei ritrovata a rinfacciare anche la più
piccola cosa.
La domanda che mi sono posta è stata “vuoi davvero scegliere
una cosa che sai con certezza ti porterà a soffrire?” Si perché la distanza fa
soffrire, e avrei sofferto di nuovo con lui e io non voglio. Ho dei ricordi
belli di lui e pochi brutti, non voglio ricordarmi altre cose negative, io
voglio ricordare ciò che di bello è
stato.
E niente tutto qua. Alle volte scegliere non fa bene, ma fa
meno male di autoinfliggersi una
sofferenza a lungo termine.