sabato 5 aprile 2014

Semplicemente me

Ho lottato fino allo sfinimento, ho lasciato pezzi di me a destra e a sinistra, sono arrivata sfinita in un luogo a me sconosciuto e la paura, la pura per il futuro si fa così pesante, ogni giorno di più.

Alle volte mi sentivo afflitta, vinta, sfinita, schiacciata dalle responsabilità e debole. Ho sempre pensato di essere debole e di non riuscire ad affrontare nulla. Mi sono seduta, ho ripercorso, come se sognassi, la mia vita negli ultimi tempi. Un anno/un anno e mezzo così intenso che sembra uscito da un film, un libro...anzi, sembra uno di quei romanzi di Jean Austen.

Lottare per un amore, mettercela tutta, vivere un amore intenso, gli errori, la paura, la rabbia, la sofferenza e cercare (passo dopo passo) di tornare alla vita quotidiana di tutti i giorni. Riassaporare i vecchia sapori, osservare i panorami dimenticati, chiudere gli occhi in cortile e respirare il profumo della primavera, lo stesso profumo che sentivi da bambina.

Vivere giorno per giorno l'amicizia e riscoprirla migliore di ciò che si ricordava, vedere le persone sotto una luce diversa. Soppesare pregi e difetti e vedere che comunque hai bisogno anche dei secondi per apprezzare i primi. Ho lottato, sono ancora all'inizio del mio viaggio, so che ancora la strada è lunga ma so che posso farcela.

Vado piano, non significa che io stia ferma, ma significa che voglio assaporarmi tutto. Vivevo con affanno, con la fretta di avere tutto perché potevano svanire, ma non era così, mi sbagliavo.

Se le persone vanno via è perché non si può fare altrimenti. Troppo veloce? Troppo lenta? Semplicemente troppo diversa. E' sono questione di tempistiche. Non posso vivere sui passi di un altra persona, seguire il tempo di una melodia troppo veloce e rapida. Io sono un Valzer non sono un Jaive.

Ho capito solo adesso tante cose che prima di fuggivano e ho capito che ho dovuto soffrire ho dovuto farmi male, ho dovuto esternare la mia rabbia e il mio dolore per poter andare avanti. Non lo suggerirei mai a nessuno se non dopo una riflessione che ti porta ad essere pronta. Io lo ero, io ero pronta per dire ciò che sentivo e come lo sentivo.

Ho fatto i miei errori, ho ferito e mi sento in colpa per questo, ma era essenziale per me, per EVOLVERMI ancora, per andare avanti ancora una volta e cambiare sotto questo tempo che mi scivola addosso.

Adesso sento il calore del sole ancora più forte, il vento ancora più fresco. Mi gusto i sapori più semplici sentendoli più chiari e più intensi di prima. Gli abbracci mi sembrano più stretti e gli sguardi pieni di parole. Anche i silenzi adesso mi sembrano dire tante cose.

Il mio cammino si sta componendo passo dopo passo e voglio viverlo con la consapevolezza di ciò che sono adesso. Sono una persona che da tanto quando si sente apprezzata, capace di grandi slanci d'amore e di affetto, quanto di rabbia. Rispondo a chi mi sta attorno, adesso so che non sono una merda, sono così....e mi va bene come sono. Semplicemente me.

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