domenica 15 giugno 2014

Passo indietro



Dopo tanto tempo una discussione. Via whatsapp, una cosa che odiamo entrambe, che mi pone limiti e che non mi fa dire tutto ciò che ho dentro.
Sono stata cattiva dicendoti che sei come LUI, che fai la guru, ma tu non vedi più nulla oltre il DOVER SISTEMARE.

Quante cose non dico più perch+ vorrei capissi tu, sto andando contro le mie regole stesse, ma tu non capirai.

Ogni sfogo un consiglio, ma non c’è mai stata una frase mia che dicesse “AIUTAMI CHE NON SO COSA FARE”


Ma styai li, mi dici “Se ti aspetti questo sbagli” oppure “Se fai così ci starai male, ma io lo dicoper te eh”

Tu, sempre tu e i tuoi consigli che non chiedo. Vedi me, i miei problemi, quelli della tua famiglia ma i tuoi?

I TUOI PROBLEMI NON ESISTONO??

Ti giuro non ce la faccio più” hai detto…le tue parole precise e poi…?

                                             “Non è che non ci dorma la notte”

Perché fai così? Se non ce la fai più significa che stai male e poi te ne esci con questa fra se per nascondere il dolore, per sminuire, per non dar peso e per non affrontare il vero problema!

L’amore è dare e avere e non è la sofferenza a intervallo semestrale, anche perché ti ricordo che questo momento lo hai vissuto tempo fa prima che venisse a trovarti…e non erano sei mesi fa.
Mi dici che sono stronza, do smetterla, di non parlare. E va bene non lo faccio. Da oggi non lo sto facendo e non interverrò, verroò da te quando tumi cercherai e mi chiamerai. Adesso, però, sei tu a fuggire.

Lo difendi, tu lo ami e non lo dici, lui ti ama e non lo dice. MA VI SALTA IN TESTA CHE IL PROBLEMA E’ QUELLO CHE NON DITE QUELLO CHE PROVATE? State mentendo a voi stessi!

Tu meti un muro, Cerchi di “risolvere”. Ma non va così. Ci sono i tempi soggettivi di tutti, non puoi risolvere ai TUOI tempi e con i tuoi metodi. Funziona così solo per te.

Ma continui “Bisogna parlare, bisogna chiarire” come se tu avessi quasi la fobia di perderti qualcosa, di non sapere, MANIA DI CONTROLLO ecco cosa non mi veniva in mente. Mania di controllo, la tua è questa!

Perché? Perché hai cominciato a farmi da madre? Perché devi dirmi cosa fare e non fare anche se non te lo chiedo senza ascoltarmi?

FA MALE

ANCHE LUI FACEVA COSì.
Tu lo vedevi stronzo, ti sembra fosse sempre incazzato e nervoso? Non lo era, non era così, era dolce e convincente, me le diceva con garbo all’inizio, con affetto sincera. Ma lo faceva!

“Vedi come fa? Io fossi al posto tuo non lo accetterei. Vedi che ti fa del male? Poi soffrirai e non vuoi stare male, non voglio che stai male”

Intanto quella che soffre sei tu e non ne parlo, mi tagli fuori.

Ti voglio bene cazzo!

Ma faccio un passo indietro, come tu mi hai chiesto.

Come lei, come lui, adesso anche tu mi dirai che ho sbagliato e mi sento morire perché so che andrà così. Non vuoi sentirmi, come se a me facesse piacere dirti delle cose, come se godessi del tuo dolore, non è così…

Vorrei che avessi ciò che non ho avuto io, correi che non ti sentissi sbagliata ogni passo che fai…ma è così, lo hai detto tu ieri sera…

Ma eccomi qui….ho sbagliato ancora…


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