sabato 18 aprile 2015

Branco e Rivali (part.1)

Caro diario, è strano usarti per la prima volta come un vero diario, mentre solitamente sembra l'angolo dello sfogo, ma forse in un certo senso la funzione di un diario è quella. Il luogo in cui si parla di se, in cui ti apri e sei sincero prima di tutto con te stesso.

Per ora nessuna notizia, per ora niente di rilevante se non le persone che continuano ad esserci nella mia vita e che riempiono i miei istanti scando minuto per minuto la mia esistenza. Sono utili? No, ma rendono la mia vita più bella è colorata.



-ALFA-  


Lei è la persona che più mi è stata accanto in questi anni, era lì nei momenti di gioia e nei momenti di tristezza. Non mi ha mai condizionata ma era lì ad attendere che io aprissi gli occhi anche quando era difficile, anche se temeva per me. Era al mio fianco, era lì per difendermi, anche se non si esponeva sapevo che era lì pronta ad azzannare il primo che avrebbe tentato di farmi del male. Lei, il mio sostegno, la mia sicurezza, l'altra metà...lei..la mia persona. Non mi ha mai chiesto nulla e c'è sempre stata


-LUPO-


Lupo. Ferito, forte ma una forza diversa da Alpha, lei affronta il problema di petto. Impetuosa, lui istintivo, veloce, con la voglia di vivere. Resta ferito negli scontri proprio per il suo impeto e la scarsa riflessione. Sente, sente ogni emozione e sensazione. Così simile da sentirlo quasi un fratello, così uguale a me da capire il perché di alcune scelte e alcune parole che dice.Profondo e caloroso. Ferito ma con la forza di lottare ancora, la forza di aspettare e di lottare ancora. Lui c'è anche per me che sono arrivata da poco nella sua vita. Mi ha offerto la sua mano e il suo supporto anche se io non me lo aspettavo. Vagavi alla ricerca di un branco...credo almeno. E se il tuo branco lo avessi trovato? Un branco folle, un po' pazzo e con gente tutta strana e diversa....ma forse il bello di un branco è questo no?


-Un tempo feci un sogno. Ero in una radura, la luna piena era di fronte a me. Attendevo, aspettavo. Indossavo un vestito leggero e attendevo. Vidi dalla boscaglia un lupo bianco alla sinistra e uno alla destra. Non temevo, non avevo paura, ero lì che aspettavo loro. Alzo lo sguardo e osservo la luna pregando. Alzavo le mani e pregavo alla luna di darmi un po' di cibo perché i lupi avevano fame e io dovevo sfamarli. Con il senno di poi credo che quei due lupi siate voi. Credo che quel sogno sia stato un messaggio. Una scemenza vero? Però è una sensazione, io lo sento che siete voi-


-TEA-



Tea, come il nome di una rosa. E tu lo sei, sei come una rosa ma piena di spine e quelle spine sanno far male, un male cane. Sei come un riccio, ti nascondi sotto gli aculei per difenderti alle volte anche dai tuoi pensieri, dolce ma dolorosa. Quando stai male fai male a chiunque voglia farti aprire almeno un po' ed è tutto inutile. Ti chiudi, ogni volta hai un momento del genere, adesso lo stai facendo e io non so se ho la forza stavolta. Perché? Perché sono stata male, perché adesso sono ansiosa, un ansia dettata da un cambiamento da una cosa positiva, da una cosa felice ma sai cosa c'è? Io non me la sento di parlartene. Ti ho cercata e tu mi hai detto "non sono pronta ad esserti amica come prima" io credo di non essere pronta a cancellare questo ultimo periodo e di andare avanti. Temo di non farcela a perdonarti stavolta. Perché? Perché dopo anni nemmeno ti sforzi di non chiuderti, dopo anni non riesci a capire che devi lavorare su te stessa e capirti invece di fare e dire cose che poi  ti vanno contro. 

Ti stai lasciando dietro dei feriti, dei morti....queste sono le conseguenze delle mancate riflessioni, alcune cose si perdono e non è detto che tornino più.


-AVVOLTOIO-



Ti ho amato, ti ho amato tanto, con tutto il cuore, così tanto da essere cieca di fronte alla tua vera natura. Ti vedevo forte, sicuro, maturo, saggio...vedevo già...ma non osservavo.Eri il mio PORTATORE DI LIBERTA', così ti vedevo, ma vedevo male. Eri un lupo travestito d'agnello come si suol dire. Freddo, calcolatore, egocentrico. Volevi, pretendevi ma a me non davi, almeno sentimentalmente hai smesso di darmi qualcosa non appena io sono stata con te. Un avvoltoio, stai lì e guardi, aspetti che uno cada per colpirlo, studi i punti deboli e li vedi e poi colpisci quando sono più deboli ed indifesi. Sai che molti nemmeno se ne accorgono. Tu sarai fiero di essere il più furbo, invece dovresti vergognarti di essere il più stronzo. Fare del male per la voglia di DISTRUGGERE è una cosa che dovrebbe farti sentire male all'idea. Forse dovevo passare da te per capire che sono abbastanza forte da sola e non ho bisogno di uno che mi dica cosa fare e come...ma posso farcela da sola.



Ed in fine ci sono io. Io sono e resterò sempre una Farfalla. Alti e bassi tra varie reazioni assimilabili ad altro ma sono la farfalla, sono il mutamento e la volubilità. Come la farfalla le mie cose possono avere vita breve ma ci metto così tanta intensità, vivo tutto così profondamente. Sta per chiudersi un periodo, lo so, lo sento. Sto prendendo delle decisioni, sto raccogliendo le forze per fare il grande passo e lo farò. Nessuno può fermare il cambiamento, un tempo mi opponevo ad esso con il tempo ho compreso che il cambiamento è la vita, non esiste vita senza cambiamento anche se minimo. Ho abbastanza forza? So cosa accadrà? Beh forse no. Ma adesso non ho altre scelte da prendere. Devo farcela...DEVO. Io sono così...il cambio, il sono indecisa ma se scelgo do tutta me stessa. Le farfalle vivono un giorno, ecco i miei progetti sono più a lunga scadenza ma come loro io vivo quella cosa il più possibile. Mi immerso totalmente perché preferisco essere ferita ma viva che tutta intera morta.






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