Non chiederti perché la gente
diventa pazza.
Chiediti perché non lo diventa.
Davanti a tutto quello che possiamo perdere in un giorno, in un istante... è meglio chiedersi che cos'è che ti fa restare intero.
Chiediti perché non lo diventa.
Davanti a tutto quello che possiamo perdere in un giorno, in un istante... è meglio chiedersi che cos'è che ti fa restare intero.
dal film
"Grey's Anatomy"
Io ancora a chiedermi “Ma sono pazzi? Perché fanno così?”
Dimenticandomi che anche io lo sono. Tutti lo siamo e non c’è uno più pazzo
dell’altro.
Siamo tutti pazzi.
Usciamo da relazioni a distanza per rimetterci dentro a
situazioni simili se non più difficili, ci mettiamo in mezzo a situazioni in
cui sono coinvolte altre persone e perché?? Perché siamo pazzi, pazzi egoisti
che cercano sempre il meglio…e il meglio non è mai attorno a noi. Chissà come
mai? Sarà che non lo vediamo?
Usciamo da situazioni in cui facciamo le Salvatrici….ma
eccoci che ci aggrappiamo disperatamente appena sentiamo che potremmo aiutare
qualcuno. Una vera attrazione per le innocenti infermiere che non desiderano altro
che prendersi cura di qualcuno.
Ci diciamo “mai più pazzi” eppure li troviamo più pazzi di
prima. Gente con che cambia umane più rapidamente delle mutande, gente
distrutta psicologicamente che non esce da casa, gente con un’idea così bassa
di se stessa da sfogare le proprie frustrazioni su noi. E poi? Poi finisce e ci
lamentiamo. Con che coraggio ci lamentiamo? Con che coraggio diciamo….”cazzo ma
è strano forte” Lui….perché tu non lo hai visto com’era? Te lo sei preso pazzo,
lo avevi visto eh, se sei imbecille non è colpa di nessuno.
Già…stupidamente pazzi, in un mondo di pazzi.
Quanto darei per vivere…sentirmi viva un'altra volta,
sentirmi viva per un istante. Sempre a lottare contro tutto e tutti mentre per
un volta vorrei essere scelta.
Dopo tanto tempo capisco che la mia non è invidia, ma una
profonda solitudine. Vede gente che cambia ragazzo come calzini, io nell’angolo
a fare da cornice alla scena, vedere il lieto fine degli altri. Mi sento come i
cattivi delle favole, si affannano sempre per il loro lieto fine ma non
riescono mai ad averlo. Lottano, sperano, amano….ma niente. C’è sempre un buono
innocente che ha il proprio lieto fine e tu stai lì a guardare.
I cattivi sono solo dei buoni che hanno perso troppe cose in
troppo poco tempo.
Sento tutti distanti, forse sono io quella distante, forse
sono io ad allontanarmi. Forse sono io stanca di vedere tutti gli altri felici
e io lì a buttare coriandoli. Sempre lì a buttare coriandoli.
Ognuno nasce con un ruolo nella vita, è brutalmente così. Io
sono l’amica. Lo sono per le donne e per gli uomini, sono quella che ascolta e
che dai consigli, sono quella in prima fila al matrimonio degli altri, sono
quella che sorride alla felicità altrui, sono quella a cui vengono sbattute le
porte in faccia appena qualcosa va male e che deve lottare per riaprirle….sono quella
che viene giudicata perché amica di Tizio, sorella di Caio, conoscente di
Sempronio.
Come se non esistessi...INVISIBILE
E nessuno lo fa apposta, nessuno
vuole rubarmi nulla o offuscarmi. Credo sia una mancanza mia. Ci sono gli
attori principali e le parti secondarie, ci sono le fiabe e i cantastorie. Io
sono il personaggio secondario, io sono il cantastorie, sono la maestra di
sostegno, sono il cuscino su cui piangere se qualcosa non va, sono il conforto….alla
fine il conforto si stanca però e sta male.
Si fa forza ogni giorno e pensa “passerà…arriverà il tuo giorno”
forse non arriverà…ma deve ripeterselo, anzi devo ripetermelo. Devo pensare che
ci sia qualcosa di migliore per me, che alla fine giunga il mio momento, se no
cosa mi resta?
Vorrei solo il mio momento, il mio lieto fine, vorrei essere
la buona per una volta…..solo questo
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