martedì 7 aprile 2015

Lotte interne




 
Costantemente sballottata da un emozione all’altra, oscillare tra la gioia e la rabbia, tra il dolore e la felicità, tra la soddisfazione e i sensi di colpa, tra l’odio e l’amore. Prendo un respiro cerco di non farci caso, continuiamo il solito percorso, la solita vita. Opprimi, vai avanti non ascoltare i tuoi sensi…non ascoltare l’ansia crescere. Già…sarebbe bello e poi? Poi esplodi miseramente sfogando su chi non c’entra lo stress, la rabbia, i rancori e le parole dette da altre.

Si…facile scaricare su di me ed io come la scema ci sono cascata, per l’ennesima volta mi sono fatta schiacciare dalle emozioni degli altri e dalle mie. Le mie scelte e la mia voglia di non fare un cazzo.  

CI GODI A METTERMI OSTACOLI SCIFOSA VITA???? TI PIACE VEDERMI BARCOLLARE E NON SAPERE REAGIRE VERO??

A quanto pare sì, la vita ci gode a mettermi ostacoli sempre più grandi, sempre di più ed io non ce la faccio, vorrei mandare a fanculo tutto e tutti. Dire “ciao ciao a tutti, io me ne vado”

Voglio dire BASTA! Basta perché mi sono stancata di mediare, mi sono stancata di stare appresso alle vostre lagne, a dover fare da interprete. Non esiste una CAZZO DI FESTA, non esiste un giorno senza litigi, mai un giorno senza lamentele. Ma io devo ascolta, portare pazienza. 

 Io mi sono rotta il cazzo di essere disponibile per tutti, mi sono rotta il cazzo di loro, delle loro continue lagne. “e ma tuo padre ha questo e questo” Mio padre è uno stronzo che se ne fotte e ci mette nei casini….”e ma io non mi sento bene o questo e quest’altro” Tu sei un idiota che non riesci ad importi a tuo marito. Io non ho scelto mio padre tu l’hai scelto come marito e non riesci a mettere una pezza. Se soluzioni non posso dartele io, cazzo, io sono tua figlia non tua madre.

Mi sento soffocare, mi sento esplodere. Vorrei mandare a fanculo tutto e cambiare, ma la rabbia mi dice quasi di rendergli la vita impossibile, di farli stare male quanto loro fanno stare male. Si! Loro mi fanno soffrire e io farei soffrire loro.

Non ce la faccio. Mentre una parte di me pensa che sia meglio adattarsi l’altra mi dice di no, che è giunto il momento di alzare la testa, perché adesso è troppo, perché non devo farmi più schiacciare da nessuno. In eterno conflitto che mi crea un’ansia inimmaginabile. Non riesco a capire cosa mi accade, non capisco perché mi sta accadendo tutto questo e come uscirne fuori.




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