mercoledì 22 aprile 2015

I sei spiriti-LA LOTTA [prt.2]



In quel camerino osservi te stessa allo specchio, il viso, i capelli, il tutù…tutto è perfetto, in ordine. Allora perché? Perché è accaduto questo. Non ti sei tolta nemmeno le scarpette, cammini per la stanza con passi lenti e ti avvicini alle rose che tiene nel camerino. Il tuo fiore preferito, non puoi non averne un mazzo. Mai.



La mano candida si poggia sui petali di velluta e la mano si ferma mentre gli occhi indugiano sui petali rossi. Un momento, un attimo, un gesto. La mano si chiude stringe la rosa e i petali vengono stretti, staccati dallo stello. Rabbia, solo rabbia. Stringi, stringi sempre più forte. 

La mano stringe i petali, stringe persino le spine ma che importa? Come importa dei graffi nelle mani? Cosa importa se la ferita che hai dentro sanguina ancora di più di quella che hai sulla mano? Odio…senti solo l’odore dell’odio che cresce dentro di te e che si mischia a quello del sangue. Stringi i denti mentre la mano stringi il vaso di fiori. Un gesto forte, voluto. Lanci il vaso contro lo specchio e poi il rumore. Il vetro va in frantumi…



“Dovresti fargliela pagare, falla sentire una stupida. Falla sentire in colpa, quella viscida ti sta portando via tutto”

Ti dice il demone rosso dentro la tua testa. La sua voce…è così simile alla tua, ma oscura, profonda come non mai. Strisciante.


Vai di là dille che lasci tutto perché sei disgustata da come si sia conquistata il successo. Va da lei e applausi alla sua falsità. Si…diglielo…digli tutto. Fai la persona onesta. Digli che ti ha portato via l’unica cosa che avevi e con dei mezzi subdoli…è sono una donna egocentrica e arrivista. Diglielo”

Ti sussurra profondamente alla voce. Ti irrigidisci e ti volti verso la porta. La mano si poggia sulla maniglia. Si hai deciso. Si, andrà e la ferirai…la ferirai profondamente. Ad un tratto però un'altra voce. 

Dentro di se qualcosa di ferma qualche istante, qualcosa ti blocca.


“Perché? Perché fare del male gratuito. Lo sai, eri lì. Lei si è allenata duramente, ha avuto tutto perché se l’è meritato. Perché questo odio? Perché devi avere una cosa per essere felice. Hai un uomo, hai una famiglia…perché? Perché lo fai?”


“Perché è cattiva, lei è cattiva”

“Lei non è cattiva. Tu non stai riflettendo. Non sentire la Rabbia, senti la Calma che è in te. Perché lo fai? Perché hai bisogno di avere questo successo? Perché è così obbligatorio e vitale per te? Cosa manca nella tua vita da pretendere questo successo, da fare male, da schiacciare gli altri. Perché lo fai? Farai solo male a chi ti sta attorno. Non farlo”

“ZITTA!”
“ZITTA!”

Dice una voce all’altra. 

Chiudi gli occhi, per un attimo il silenzio. Un attimo e in quell’attimo decidi. Perché le decisioni importanti non sono quelle pensate e ripensate, sono quelle prese in un colpo, in un attimo. Di impulso.

Apri la porta….hai deciso.

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