Ti prenderei dalle spalle e ti scuoterei, ti guarderei negli
occhi e cercherei di farti capire. Si forse ti urlerei contro:
“Svegliati! S ti fa stare male, se ti senti male, se ti
senti inferiore a lei non devi starci. Se lei non ti sta vicina, non ti è stata
vicina e non riesce lasciala perdere! Svegliati cazzo! Se lei non è con te ad
aiutarti a reagire, se stai per ore su un gruppo a scrivere, se fino alle
quattro del mattino ti sfoghi con me, c’è qualcosa che non va”
Vorrei urlartelo, gettartelo addosso perché sei sprecato, ne
parli come una donna forte, è la prima donna forte che non sprona il proprio
uomo dicendo
“facciamo assieme, affrontiamolo assieme”
ma che continua la sua
vita. Ti chiedi perché stia con te ancora, ti vedi come un peso. Ma questo cos’è?
Lei non dovrebbe farti sentire così, non dovresti vergognarti di non essere
come sei, non dovresti pensare di non essere alla sua altezza. Ma forse sbaglio
io, forse era solo un modo di dire “sono così fortunato ad avere lei che non so
spiegarmi il perché”
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Forse è così, o forse lei non è adatta a te, forse non è
giusta. E sì, io mi sento stupida perché abbiamo passato ore a parlare, fino
alle 4 del mattino, a parlare di te e non mi è pesato, avrei continuato ancora.
Mi sento una stupida a sorridere quando sento gli audio con la tua voce o a
sentirmi importante per un video di due secondi sulla tua camera.
Alla fine era un’opzione del programma che volevi provare,
era utile con me no? Forse è così, non lo so. So solo che mi sento così
contenta di esserci stata. E m’incazzo perché…cazzo forse io non sono l’essere
più perfetto del mondo, forse non saprei farti star bene ma non mi hai parlato
di lei come un aiuto fondamentale per te.
Io non so come vederla, non so come leggere tutto questo ma
mi sembra di entrare pian piano nella tua vita e non so che significa. Non so perché
lo fai, non so se lo fai con tutti. Sono felice un momento e l’attimo dopo
penso che magari per te è una cosa comune, che magari con gli amici fai così.
Sto andando piano, in punta di piedi perché non posso
mettere in subbuglio tutto come tu hai fatto con me. Giorni fa ho detto a un
tizio che mi piaceva (MI PIACEVA) e beh io non rischio nulla quando ci tengo,
non avrei fatto mai quello che ho fatto. Sapevo che non avrei avuto nulla e
quello che avrei perso non era abbastanza importante da tenerlo. Eppure non ti
conoscevo e il tuo pensiero ribalzava nella mia testa. In modo, strano,
particolare e senza senso. Non ha senso. Quello che sta avvenendo adesso non ha
assolutamente senso.
"Veniamo al mondo da soli e lo lasciamo da soli.
E tutto quello che succede nel mezzo?
È un dovere verso noi stessi cercare un po' di compagnia.
Perciò preferiamo scegliere l'amore.
Scegliamo la vita.
E per un po' ci sentiamo un po' meno soli..."
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