-Ho messo il mio abito migliore per andare alla festa, ho
truccato i miei occhi per renderli magici. Ho messo un freno alle remore e mi
sono messa di fronte a te. Il mio vestito di raso azzurro, quello delle feste,
le mie scarpette e i capelli acconciati. Mi sono aperta a te,ti ho parlato e tu?
Tu hai guardato il mi vestito dozzinale, hai sputato sulle
scarpette vecchie e sui capelli scompigliati. Tu, vedevi ciò che in realtà non
era. Tu mi hai criticato per ciò che vedevi.
Sono fuggita, ero a pezzi, il cuore era in frantumi.
Ennesimo giudizio senza fondamenta, ennesima ferita per un principe poco
azzurro, eppure ti vedevo azzurro prima, come il mio abito di raso.
Sono tornata a casa dolorante, volevo riprendermi ma non
immaginavo ciò che sarebbe avvenuto. Andai in giardino e lì vidi la rosa…la Mia
Rosa. Rossa come la passione, dai petali di velluto. La rosa che mi ogni anno
nasce e accarezza la mia pelle con la sua infinita dolcezza. Ancora ferita ero
lì, allungo la mia amno verso di lei ma la Rosa ha delle spine. Il mio dito
sanguina, sui petali rossi della Rosa vedo delle macchie nere.Cosa succede alla
mia Rosa?-
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Già…il quesito dell’anno. Tu sapevi e non ha detto e dopo?
Dopo non ci sei stata, dopo ti sei comportata come se non fosse importante, poi
non mi hai chiesto come stavo, non mi hai chiesto che ferite mi portavo. Tu…più
amica del Principe Poco Azzurro che della Principessa Smarrita. Eppure la
Principessa Smarrita era di fronte a te.
Non una parola, non un gesto di
comprensione. Sempre più distante, sempre più lontana la Principessa Smarrita
ti chiede aiuto ma tu non sei come il Principe. Vedi un vestito sporco, delle
scarpe bucate. La Rosa non è rossa….sta diventando nera e le sue spine sono più
pungenti.
Sappi che le tue spine mi hanno ferita profondamente…immensamente.
Più del Principe Poco Azzurro e io….beh io non so cosa fare, sto qui ad
attendere quello che ormai è perduto e non so se ormai devo voltare pagina o
cercare di sperare che sia solo una mia speranza.
Tu forse non tornerai mai, ormai le tue priorità sono
diverse e io non ci sono. Persino un Principe Poco Azzurro viene prima di me.
Non importa cosa mi abbia detto, è giustificato dall’impressione del mio tono….impressione
del mio tono. Non era un audio…era l’impressione del mio tono ma lui ha vinto.
Beh, dovrei esserci abituata al fatto che difendi tutti tranne me….
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